Open Arms, Salvini incassa la solidarietà anche in Europa. “A testa alta per difendere i confini”
Da Bruxelles a Palermo, passando per l’Europa intera, Matteo Salvini raccoglie «solidarietà e stupore» per il processo Open Arms. Alla vigilia dell’udienza decisiva, venerdì 20 dicembre, il vicepremier e leader della Lega incassa il sostegno dei suoi alleati europei, riuniti al summit dei Patrioti nella capitale belga. «Alcuni non credono possibile che si possa processare un ministro per un’attività amministrativa e politica. Porto con me a Palermo il loro supporto», ha dichiarato Salvini a margine dell’incontro, per poi aggiungere su X: «Preoccupato? No, assolutamente determinato».
Preoccupato?
No, assolutamente determinato.#20Dicembre pic.twitter.com/KaHwXNuWzM— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) December 19, 2024
Salvini: “I giudici dovrebbero essere giudici e non fare politica”
Il quotidiano olandese De Telegraaf ha già acceso i riflettori sull’udienza con un titolo che non lascia spazio a fraintendimenti: «I giudici dovrebbero essere giudici e non fare politica».
Salvini, che ha condiviso sui social una foto accanto ai leader alleati, lo sottoscrive: «Domani andrò a Palermo a testa alta, senza paura, perché difendere i confini è un dovere, non un reato». A fargli da eco anche Santiago Abascal con una decisa stretta di mano e l’astro nascente del Rassemblement National Jordan Bardella. «Grazie per il supporto e l’amicizia», ha concluso il legista.
A heartfelt THANK YOU to all our @PatriotsEP allies for your support.
Defending borders, protecting our values, and ensuring our security is a challenge that concerns all European countries. It concerns the dignity of our Peoples and the future of our children.
For this very… pic.twitter.com/tO9MfGHz0y— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) December 18, 2024
Solidarietà trasversale e attacco alle toghe rosse
Anche Antonio Tajani, ministro degli Esteri e partner nella maggioranza, è «convinto che Matteo Salvini debba essere assolto». Inoltre, ribadisce: « Trovo veramente singolare che un ministro che fa il proprio dovere venga incriminato. Mi auguro che in Sicilia ci sia un giudice che applichi la legge nel giusto modo». Un giudizio condiviso anche da Andrea Delmastro di Fratelli d’Italia, che ha definito la requisitoria del pubblico ministero «un proclama da centro sociale più che un atto giuridico».
Un processo che riguarda tutti gli italiani
Non potevano mancare le parole di Andrea Crippa. «Solo una Magistratura, per fortuna una parte e non tutta, ma rilevante, politicizzata e chiaramente di sinistra può chiedere sei anni di galera», afferma con voce il vicesegretario della Lega. «La sentenza non riguarda solo Salvini, ma tutti gli italiani. Un’eventuale condanna sarebbe un fatto gravissimo, una condanna all’intero popolo italiano. Una condanna sarebbe un colpo alla nostra democrazia e al diritto di un ministro di difendere i confini nazionali», rimarca Crippa, aggiungendo che il partito è pronto a mobilitarsi in caso di sentenza sfavorevole.
Anche il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha espresso preoccupazione: «Una condanna sarebbe una violazione dei principi basilari del diritto. Sono certo che Salvini verrà assolto». Un pensiero condiviso dal senatore siciliano Nino Germanà, che ha organizzato un direttivo straordinario della Lega a Palermo per ribadire il sostegno al leader leghista. «Domani decideranno se difendere il proprio Paese è un reato o un dovere. Noi stiamo con Salvini, senza se e senza ma».