Operaio di Avellino viene iscritto al Pd mentre è in coma: la moglie denuncia l’imbroglio

18 Dic 2024 11:48 - di Valter Delle Donne

Iscritto a sua insaputa al Pd, mentre è in coma: una vicenda grottesca che sembra il titolo di un articolo beffa del sito Lercio, ma che è avvenuta in provincia di Avellino. A denunciarlo a un sito locale la moglie della vittima dell’iscrizione truffaldina, un operaio irpino, in coma da alcuni mesi. Evidentemente il partito della Schlein deve avere ampliato il raggio d’azione dello slogan di quest’anno per il tesseramento: “Casa per casa, strada per strada”. A questo punto va aggiunto anche “Ospedale per ospedale”, se fossero confermati fatti.

Iscritto al partito della Schlein nonostante fosse in coma da mesi

La denuncia è stata ospitata da Il Caudino, sito di informazione della Valle Caudina, in provincia di Avellino. “Abbiamo evitato di mettere in calce il nome di questa donna – fanno sapere dalla redazione – per non esporla a vendette e strascichi da parte di pensa di essere al di sopra di tutto e di tutti. Abbiamo evitato anche di pubblicare il nome del paese e dei due personaggi (politici del Partito democratico ndr) protagonisti di questa squallida  vicenda perché loro – denuncia il sito – si riconosceranno immediatamente e ci auguriamo che i  loro compagni di partito ne chiedano immediatamente le dimissioni”.

Il precedente di Avellino nel 2021: seimila tessere Pd in una notte

Proprio in questi giorni la campagna per il tesseramento di fine anno al Pd vive giorni incandescenti con i ras locali particolarmente attivi. Sul sito Irpinia news, uno tra i più seguiti in provincia di Avellino, campeggia da due settimane in home un comunicato del Pd: il partito della Schlein, che rinnova l’appello a iscriversi al partito. Forse qualcuno ha preso particolarmente sul serio l’appello, tanto da iscrivere al Pd anche persone a loro insaputa.
Proprio nel capoluogo irpino fece scalpore, tre anni fa, il fenomeno delle seimila tessere in una sola notte   Non c’era ancora Elly Schlein alla guida del partito, ma pare non sia cambiato assolutamente niente nella gestione del tesseramento. Insomma, i cacicchi imperversano e sembrano ancora più tracotanti.

Il testo integrale della lettera denuncia

“Caro direttore , le scrivo questa lettera per denunciare la mia amarezza e per difendere la libertà di espressione di mio Marito che purtroppo per molti mesi è stato ricoverato a causa di seri problemi  di salute.

Eppure nonostante la nostra famiglia abbia affrontato momenti difficili, e tante vicissitudini conseguenti, qualcuno ha ben pensato di fare la tessera di un partito in una sezione di un comune caudino a mio marito ed altre persone ignare.

Si mio marito era ricoverato, e qualcuno a sua e nostra, insaputa, per proprio tornaconto politico ha utilizzato i dati di mio marito per staccare la tessera. Queste persone non si sono preoccupate delle necessità di una famiglia in una momentanea difficoltà, bensì hanno pensato ai loro interessi di bottega.

Nonostante abbiamo trascorso tanti mesi in ospedale prima e poi in clinica riabilitativa, nessuno ci ha chiesto come stessimo, di cosa avevamo bisogno.

Saputa la notizia per caso, ho chiesto delucidazioni ad un certo segretario, che dopo avermi confermato che era tesserato, mi ha detto prima che il nome era stato fatto da un potente amministratore del posto, fermo poi a ritrattare dopo pochi minuti sostenendo che la tessera era stata fatta sulla base delle precedenti, seppur senza alcuna espressione di volontà o adesione.

Mi chiedo se si possa essere così superficiali nei confronti di una famiglia e di una persona che ha ben altro da pensare che a beghe di paese. Le aggiungo altresì, da tutrice di mio marito, che un’altra presa in giro l’hanno operata nei suoi confronti. Lo volevano far assumere come operaio interinale, mentre lui era in coma, forse per lavarsi la coscienza.

Mi hanno chiesto il certificato medico. Tranne poi finire tutto in una presa in giro colossale. Altri operai sono stati assunti in un ente della zona. Le scrivo perché tutti questi comportamenti accattoni mi hanno creato una grande amarezza e delusione.

Questa è gente che non dovrebbe amministrare nemmeno casa propria, altro che un partito ed un  paese.  Questi poi sono gli atteggiamenti che fanno perdere la fiducia nella politica e in un partito che dovrebbe difendere i più deboli “.

Valuterò con il mio legale ogni azione a tutela della onorabilità di mio marito e della mia famiglia. Vergognatevi.

Lettera firmata”

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