Panico tra gli spettatori per i leoni impazziti al Circo Orfei. La difesa: il domatore ha evitato il peggio
Attimi di panico al Circo Miranda Orfei a Licola, in provincia di Napoli. Nel video dello spettacolo del 23 dicembre diffuso sui social, si vede un addestratore prendere una delle pedane presenti sul palco scagliarla contro un leone, per poi cominciare a dare frustate agli animali che corrono da un lato all’altro della gabbia, colpendo violentemente le sbarre. L’agitazione dei felini ha ovviamente spaventato il pubblico in prima fila, che si è subito allontanato.
La versione di Stefano Rossi, portavoce del circo Miranda Orfei
In un lungo post sul sito Circusfans, il portavoce del Circo Miranda Orfei, Stefano Rossi fornisce la versione del circo, prendendo le difese del domatore Sonny Caroli. Ecco un ampio stralcio del suo intervento in difesa
«Mi meraviglio di sedicenti amici e protettori degli animali. Visti i commenti se vedessero, ad esempio, un branco di cani randagi nel loro habitat naturale azzannarsi in teoria non dovrebbero intervenire… dovrebbero dire “lascia che muoiano”.
O magari se vedessero il loro cane con un altro cane suo pari litigare a sangue non tirerebbero il guinzaglio per separarli perché sarebbe un abuso nei confronti del loro animale?
Ecco: il video che gira in rete e che hanno reso virale è la parte finale di ciò che è successo; avete visto solo ciò che hanno voluto farvi vedere, ciò che faceva comodo ai detrattori del nostro mondo.
La gelosia è un grande problema per gli umani, figuriamoci per degli esseri senzienti che vivono di istinti, tutto viene esaltato, le percezioni cambiano…
Pensate ad una coppia solida da anni che passeggia per strada: passa un bel giovane e la donna lo osserva (o viceversa ovviamente). L’uomo si ingelosisce, è pronto alla rissa, ma la razionalità lo ferma. In alcuni comportamenti animali non è così, la gelosia può essere fatale e prende il sopravvento. Una zampata, un morso, una zuffa tra leoni e leonesse proprio in quel momento, durante lo spettacolo, senza un preavviso durante le prove o negli spettacoli.
A quel punto deve entrare in gioco l’addestratore con freddezza; decidere in pochi secondi cosa fare per salvare tutti da ferite o da una possibile degenerazione della situazione.
Nessuna rivolta verso “‘animale uomo”, nessun conto da saldare con “il bipede” che vive con loro. No, voi non l’avete vista
coccolava il giovane Simba…ma al vecchio Sultan non andava bene e li è iniziato tutto…Secondo la vostra ideologia estremista (che non sta a me decidere se giusta o sbagliata), siete pronti a dire che questi animali qui non avrebbero dovuto esserci…
“avrebbero dovuto”, condizionale… E invece ci sono, con permessi, autorizzazioni e controlli di enti preposti, non di fanatici alla ricerca di popolarità o voti.
Ci sono invece, ed il loro trainer, il loro punto di riferimento, il loro capo branco o capo famiglia cosa deve fare ossia proteggerli, un istinto naturale, e sopire le risse.
Questo è successo: una rissa tra leoni e leonesse che insieme raggiungevano i 900/1000 kg gestita dal bipede 75 kg che se ne prende cura fin da quando sono nati.
Ma cosa doveva fare?! Lasciare che sopravvivesse solo il più forte? lo dico di no! Ha fatto il possibile per evitare il peggio.
Con le risposte o i commenti copia/incolla non si risolve nulla, con polemiche da tastiera non si risolve nulla.
Qui si vive tutti i giorni a contatto con gli animali, teniamo al loro benessere. Per noi non è un lavoro, ma una tradizione di famiglia da mantenere viva».