Prima della Scala, Milano in allerta per il corteo dei centri sociali. De Corato: Tollerati dal sindaco
Vigilia di apprensione, a Milano, per la prima della Scala: quest’anno non ci sarà la tradizionale manifestazione in piazza davanti al teatro, dove è prevista solo la protesta della comunità ucraina contro la soprano russa Anna Netrebko ritenuta “filo-putiniana”, ma un corteo di centri sociali, Confederazione unitaria di base, insieme a una galassia di altre sigle (tra le altre Anpi, Avs, Friday’s for Future) e associazioni palestinesi, che attraverserà il centro della città.
Il corteo dei centri sociali nel giorno della prima della Scala
L’appuntamento per il corteo “Milano Resiste”, contro guerra e Ddl sicurezza e con uno spezzone pro Palestina, è alle 15 in Porta Venezia. Da lì percorso concordato con la questura prevede il passaggio per corso di Porta Venezia, piazza San Babila, corso Monforte, via Visconti di Modrone, Verziere, via Larga, piazza Missori, via Mazzini, via Mengoni e via Grossi. Proprio questo sarà il passaggio più delicato, perché molto vicino alla zona “off limits” intorno al teatro alla Scala. Infine il corteo proseguirà su piazza Cordusio, via Broletto, via Cusani, con arrivo in Largo Cairoli.
Sala: “Serve attenzione, è un momento in cui le tensioni sociali ci sono”
“È chiaro che con prefettura e questura ci stiamo lavorando. Più che timore serve attenzione in questo momento, in quanto è un momento in cui le tensioni sociali ci sono”, ha detto il sindaco Giuseppe Sala, a margine dell’inaugurazione del mercatino di Natale in piazza Duomo. I manifestanti annunciati sono 1.500, ma il numero è ritenuto indicativo.
De Corato: “Dal sindaco parole assurde, le tensioni provocate dagli anarchici che lui tollera”
“È assurdo che il sindaco predichi attenzione visto e considerato che i suoi amici (e di tutto il Centrosinistra) dei centri sociali, dal Cantiere al Baraonda, hanno annunciato cortei e manifestazioni in città”, ha commentato il deputato di FdI, Riccardo De Corato. “Queste tensioni sociali di cui parla Sala – ha sottolineato De Corato – sono dovute e causate dagli anarchici e dai no-global, da lui tollerati, che spesso con il ‘silenzio-assenso’ della giunta, fanno ciò che vogliono causando problemi alla stessa città”. “Per l’ennesima volta – ha aggiunto l’esponente di FdI – dopo i precedenti cortei e manifestazioni pro-Pal e pro-Hamas, che hanno causato grosse difficoltà ai commercianti e alla viabilità, assisteremo ai soliti insulti a Israele e al governo, oltre ai disagi che la città sarà costretta a subire in un una giornata speciale in cui ricorre il Santo Patrono della stessa”. ”
Capanna ai manifestanti: “Fare di tutto per evitare la violenza in piazza”
Un appello a evitare qualsiasi forma di violenza è stato lanciato da Mario Capanna, leader della protesta studentesca del ’68 e della manifestazione del 7 dicembre di quell’anno che diede il via alla “tradizione” delle proteste alla Scala. Propri in quel contesto, Capanna fu immortalato in una storica foto in cui, da manifestante, abbracciava un poliziotto. “Bisogna fare di tutto per evitare la violenza in piazza”, ha avvertito Capanna. “Sebbene poliziotti e carabinieri eseguano spesso ordini conservatori, se non apertamente reazionari, è sempre bene dialogare con loro”, ha aggiunto, sottolineando che “bisogna illustrare le ragioni giuste perché si protesta che magari riguardano i loro figli e le loro famiglie”, sottolinea invitando a una sorta “di educazione civica reciproca tra manifestanti e forze dell’Ordine: sarebbe molto positivo”.