Salvini assolto: la sinistra impazzisce. Boldrini: “La sentenza? Conta di più la condanna politica…”

20 Dic 2024 20:56 - di Lucio Meo

Formula piena, il fatto “non sussiste”. Matteo Salvini è stato assolto dal Tribunale di Palermo per l’inchiesta sulla Open Arms, ma la sinistra, pur incassando una sentenza che delude la parte politica che spalleggia l’attività delle Ong e coltiva la teoria dell’accoglienza a tutti o quasi, non molla l’osso. E rilancia: “Per Salvini resta la condanna politica…”. E quindi?

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“Le sentenze si rispettano e questa dimostra che i giudici agiscono nella loro autonomia. La destra non potrà dire che sono ‘zecche rosse’, affermazione purtroppo usata molte volte. Rimane inalterato il nostro giudizio politico: Salvini non ha difeso i confini dell’Italia, ha tenuto per settimane in mezzo al mare 147 naufraghi tra cui donne e bambini per meri calcoli elettorali”, è il primo commento di Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde. Quasi deliranti le parole di Laura Boldrini. “Rispettiamo le sentenze, sempre, i giudici e il loro lavoro. Ma la politica non si fa nelle aule di tribunale. Non cambia, quindi, la condanna morale e politica sull’inaccettabile condotta del ministro Matteo Salvini quando, nel 2019, lasciò al largo di Lampedusa, per 19 giorni, 147 persone salvate dalla nave Open Arms”, dice la deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. “Persone trattate come cose e ridotte allo stremo e Ong dipinte come criminali. Salvini – aggiunge – non è stato processato per aver difeso i confini della patria, come dice lui, perché i confini non erano minacciati da nessuno. Così come resta inaccettabile la campagna di discredito animata nei confronti dei giudici dell’accusa, costretti ad avere la scorta per le minacce e gli insulti ricevuti”.

E la Schlein? “La nostra critica alle scelte di Meloni e Salvini oggi come ieri è tutta politica e non cambia di un millimetro perché è sulla politica che li batteremo, le sentenze si rispettano sempre a differenza di quanto fa la destra e la nostra dura opposizione alle loro scelte continuerà”, dice dopo l’assoluzione di Matteo Salvini. Infine Nicola Fratoianni, meno loquace del solito. “Noi siamo abituati, a differenza della destra, a rispettare le sentenze. Detto questo il giudizio politico non cambia di una virgola, sulle scelte di allora e le scelte di oggi”.

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