Sciopero, Torino in balia dei collettivi: lancio di uova a ogni tappa e scontri con la polizia (video)
Scontri a Torino alla manifestazione degli studenti, che hanno aderito alla giornata di sciopero, focalizzando però la loro protesta sul tema della Palestina. Momenti di tensione si sono verificati in diverse tappe del corteo, che si è snodato per le vie del centro cittadino. I primi problemi si sono verificati davanti al Politecnico, dove ci sono stati lanci di pietre contro le forze dell’ordine poste a protezione della struttura. Gli agenti hanno risposto con qualche carica di alleggerimento per evitare che i manifestanti entrassero nell’ateneo. Secondo quanto emerso, gli scontri sarebbero partiti dopo che era stato bloccato un appartenente al collettivo CambiareRotta.
Torino in balia dei collettivi: scontri al Politecnico e tensioni alla sede Rai
Successivamente, dopo aver sfilato per le vie del centro e aver urlato slogan contro le forze di polizia che presidiavano la Prefettura, i manifestanti hanno raggiunto la sede Rai, dove hanno divelto un cancello dietro il quale si trovavano gli agenti. La presenza delle forze di polizia ha impedito che entrassero nel centro di produzione intitolato a Piero Angela e preso di mira perché, è la tesi degli studenti dei collettivi, la Rai fa “disinformazione” su quanto avviene in Medio Oriente. Sul selciato è stata tracciata la scritta “Rai: sanzionati”. Si è trattato dell’ultima tappa del corteo, che poi si è sciolto.
Il lancio di uova in diverse tappe del corteo
La protesta si era aperta con un lancio di uova sotto l’Ufficio scolastico regionale, presidiato anch’esso da un cordone di forze dell’ordine, con slogan contro il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, e con l’accensione di alcuni fumogeni. La scena del lancio di uova contro le forze dell’ordine si è ripetuta anche alla sede dell’Unione Industriali. Lancio di pigne, invece, davanti alle Ogr, le Officine grandi riparazioni, un tempo complesso industriale e oggi centro polifunzionale a vocazione artistica, dove oggi è in corso anche l’annuale appuntamento di bilancio delle attività del sindaco e della giunta torinese. “Fuori Leonardo dalle università, la vogliamo fuori dal Politecnico e dall’Università perché è complice del massacro a cui stiamo assistendo in Palestina”, hanno scandito i manifestanti dal megafono.
Torino chiama Roma: fuochi d’artificio esplosi davanti ai ministeri
Ai compagni torinesi è giunta la solidarietà di quelli romani: “Ci arrivano notizie di cariche a Torino dove è stato arrestato un compagno di CambiareRotta. Non ci fa paura la repressione. Solidarietà ai manifestanti di Torino”, hanno detto i manifestanti Usb a Roma durante il loro corteo, non esente da intemperanze, sebbene allo stato attuale non si siano registrati scontri. A Roma i manifestanti, anche loro inneggiando alla causa palestinese, hanno scelto di esplodere fuochi d’artificio davanti alla sede del ministero dei Trasporti, dove sono stati lanciati slogan contro Salvini, di quello che fu il ministero dell’Aeronautica, nei pressi dell’Università, poi davanti all’ambasciata inglese. La tappa successiva è stata il ministero dell’Economia, per poi fare rotta su piazza Indipendenza, ultima tappa della manifestazione.