Sicilia Express, il treno speciale di Fs che consente il ritorno a casa per Natale a prezzi abbordabili
Il treno Sicilia Express, di Fs Treni Turistici Italiani, ha collegato Torino con Palermo e Siracusa a prezzi politici — con biglietti da 29,90 euro — grazie al contributo della Regione siciliana. A bordo, 2 carrozze ristorante, momenti di intrattenimento e un forte senso di comunità, alimentato dal desiderio di oltre 540 siciliani di tornare a casa. Tra i passeggeri: studenti fuori sede, famiglie e professionisti, accomunati tutti dalla volontà di rientrare in Sicilia senza dover sacrificare quella tredicesima faticosamente guadagnata durante l’anno. Un treno carico di gioia e speranza, che è giunto a destinazione con soli 40 minuti di ritardo sia a Palermo che a Siracusa: un tempo esiguo, considerando i tanti chilometri percorsi, ben millecinquecento.
Sicilia Express: finalmente un treno per tornare a casa
Il Sicilia Express, composto dai vagoni della società del Gruppo Fs dedicata al turismo, ha aperto uno spiraglio di luce, dimostrando che il treno può essere ancora una soluzione efficace per i viaggi a lunga distanza, garantendo sicurezza, prezzi accessibili e vera sostenibilità.
Non solo viaggio: degustazioni e intrattenimento a bordo
A rendere il viaggio ancora più speciale, ci sono state degustazioni, attività di intrattenimento e la presenza di un gruppo di influencer Made in Sicily, che hanno animato il tragitto con attività e iniziative come la tombolata e altri giochi di società.
Da Torino alla Sicilia, un’esperienza firmata da grandi nomi
Il viaggio, lungo 22 ore e oltre 1500 chilometri, è stato trasformato in un’esperienza unica grazie a figure come Alessandro Enriquez, designer siciliano firmatario del manifesto del progetto, Claudio Casisa, conduttore e comico che ha raccontato il viaggio in ogni sua fase, e Salvo Piparo, artista e oratore ufficiale, che ha dato inizio all’avventura con un intervento emozionante.
Mobilità e valore sociale: il messaggio del Sicilia Express
Un viaggio diverso, per tanti motivi, che lancia un sasso nello stagno della mobilità e della continuità territoriale, confermando che è possibile fare turismo e mobilità senza dimenticare il tema sociale.