Tony Effe a Sanremo, Conti esce allo scoperto: “Vi lascerà a bocca aperta. Io scelgo le canzoni non le persone”
Tony Effe, il campione di sessismo e volgarità, escluso in gran ritardo e imbarazzo dal sindaco Roberto Gualtieri dal concertone della notte di Capodanno al Circo Massimo, sarà a Sanremo. La sua partecipazione al Festival della Canzone italiana, annunciata da tempo da Carlo Conti, era stata messa in dubbio. Dopo le polemiche dei giorni sul rapper che firma canzoni con strofe tipo “Metti un guinzaglio alla tua ragazza, ci vede e si comporta come una troia”, ma anche “Mi vede e dopo apre le gambe, la scopo e poi si mette a piangere”, in tanti, associazioni, Codacons ed esponenti di destra avevano chiesto alla Rai, come servizio pubblico, di rivedere certe scelte. Che rischiano di trasformare il palco di Sanremo in una tribuna per artisti che divulgano, soprattutto tra i ragazzi, linguaggi e stili di vita assolutamente inaccettabili.
Sanremo, Conti conferma la presenza di Tony Effe
Fino a ieri il direttore artistico di Sanremo aveva evitato di commentare, tenendosi a debita distanza dalle polemiche, oggi ha confermato che la scaletta resta invariata e Tony Effe calcherà il palco dell’Ariston. L’occasione è la presentazione di Sarà Sanremo, condotto da Conti e Alessandro Cattelan, che domani sera in prima serata su Rai1 svelerà i titoli dei cantanti in gara al prossimo festival di Sanremo. E sceglierà, tra gli otto finalisti, i quattro giovani che approderanno tra le Nuove Proposte sul palco dell’Ariston. Nessuna modifica al regolamento dunque. Nessun dietrofront su rapper, additato per testi maschilisti ed eliminato dal concertone romano del 31 dicembre (scelta che il management di mister Effe ritiene abbia provocato “un danno di immagine”).
Conti: vedrete vi stupirà, non ci sono temi sbagliati
“Il mio compito è selezionare canzoni – rivendica Conti – ognuna di queste 30 è meritevole di essere cantata su quel palco. Ogni canzone ha motivazioni diverse, ma non ci sono temi sbagliati. Tony Effe lascerà tutti a bocca aperta. Ognuno deve e può dire ciò che prova, anche perché io ho selezionato i brani, poi ho guardato chi li interpretava”. E ancora: “Il festival è una gara canora. Tony Effe ha presentato una canzone che nulla ha a che vedere con frasi sessiste. Spiazzerà tutti”. Parole che non sono piaciute al Codacons, che le ha definite “una vergogna”. “La Rai e Carlo Conti preferisco l’audience alla ferma condanna di chi offende le donne, incita alla violenza e istiga i giovani a comportamenti scorretti”. Intanto è mistero sul 31esimo cantante in gara. I Jalisse? “Se lo dico ora che annuncio faccio domani? Posso dire solo… fiumi di parole…”.