Tor Vergata, aggressione dei collettivi ai ragazzi di Azione universitaria: distrutto un banchetto (video)

5 Dic 2024 17:00 - di Alessandra Danieli

Ancora violenza negli atenei romani dai parti dei soliti noti, antagonisti e collettivi, che, coccolati dalla sinistra, soffiano sul fuoco dell’odio politico. Oggi un ennesimo attacco agli studenti di Azione universitaria all’Università di Tor Vergata. Questa mattina, alla Facoltà di Lettere, durante un presidio regolarmente autorizzato, i collettivi di sinistra hanno lanciato volantini contro i rappresentanti dell’organizzazione studentesca di destra. Poi, come se non bastasse, hanno mandato all’aria il banchetto con il materiale informativo.  Durante l’attacco concitato un ragazzo di Azione universitaria si è ferito a una mano mentre gli attivisti dei collettivi gli strappavano di mano la bandiera dell’organizzazione.

Violenza a Tor Vergata contro i ragazzi di Azione universitaria

È di pochi giorni fa la cronaca delle aggressioni verbali e fisiche, insulti e provocazioni (per ben due giorni consecutivi) dei collettivi di sinistra, in gran parte militanti dei centri sociali non studenti, contro  ragazzi di destra durante le elezioni universitarie. Non si tratta di un episodio isolato, ma l’ennesima prova – commenta il presidente di Gioventù nazionale di Roma Francesco Todde – di un modus operandi “che si configura come un vero e proprio atto squadrista, volto a silenziare chi la pensa diversamente. Azioni di questo tipo sono la negazione del confronto democratico e delle libertà fondamentali che dovrebbero essere garantite in ogni luogo, specialmente all’interno delle università”.

Todde: un atto squadrista ma non ci faremo intimidire

Azione Universitaria non si farà intimidire, aggiunge Todde che chiede che le autorità competenti si impegnino per consentire la libertà di espressione a tutti gli studenti. “Continueremo a presidiare gli spazi accademici e a portare avanti il nostro impegno per rappresentare tutti gli studenti, nel rispetto dei valori democratici e del dialogo. Chiediamo con forza – conclude il responsabile romano di Gn – che le autorità universitarie e le istituzioni competenti intervengano per fare chiarezza su questo ennesimo episodio. E per garantire la sicurezza e la libertà di espressione a tutti gli studenti”.

 

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