![Addio a Fabio Postiglione, giornalista anti-camorra del “Corsera”. Indagato l’autista del Van coinvolto nell’incidente Addio a Fabio Postiglione, giornalista anti-camorra del “Corsera”. Indagato l’autista del Van coinvolto nell’incidente](https://www.secoloditalia.it/files/2025/01/fabio_postiglione-1.jpg)
Addio a Fabio Postiglione, giornalista anti-camorra del “Corsera”. Indagato l’autista del Van coinvolto nell’incidente
Un incidente, nella notte, a Milano: il giornalista Fabio Postiglione, napoletano d’origine ma da qualche anno nel capoluogo lombardo, è morto a 44 anni a seguito di un incidente stradale schiantandosi con la sua moto. Poco dopo la mezzanotte, mentre transitava sulla A51, all’altezza di Cologno sud, per cause ancora non note, ha perso il controllo del mezzo finendo la sua corsa sul guard-rail. Sul posto è intervenuta una squadra del distaccamento dei vigili del fuoco di Sesto San Giovanni che, insieme al personale del 118, ha immediatamente prestato soccorso al motociclista. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi e poco dopo il suo arrivo all’ospedale San Raffaele è deceduto. Sulle dinamiche dell’incidente indaga la polizia stradale. Al vaglio degli investigatori anche il possibile coinvolgimento di altri veicoli.
Fabio Postiglione morto in un incidente a Milano
E’ stato indagato a piede libero per omicidio stradale un uomo di 44 anni moldavo che guidava un van coinvolto nell’incidente mortale questa notte in cui è morto Postiglione. L’uomo, in Italia per turismo, è risultato negativo all’alcol test. La Polstrada di Monza, che indaga per ricostruire la dinamica, sta analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza posizionate lungo la Tangenziale Est.
“Il Sindacato unitario giornalisti della Campania e l’Ordine dei giornalisti della Campania si stringono forte, in un abbraccio affettuoso, alla moglie Valentina Trifiletti e alla famiglia di Fabio e annunciano iniziative congiunte per ricordarlo”, lo ricorda in una nota il Sindacato unitario giornalisti Campania. “Ha cominciato la sua carriera con il Roma, prima come collaboratore della cronaca bianca, per poi guadagnarsi l’assunzione e passare alla nera e alla giudiziaria. Tantissime le inchieste e gli scoop realizzati sulla camorra – si sottolinea – Per alcuni di questi ha ricevuto anche pesanti minacce per le quali gli fu attivato un servizio di vigilanza. Nel 2019 per Matera capitale della cultura fu assunto al Corriere del Mezzogiorno per curare le pagine lucane per poi passare, successivamente, alla redazione di Napoli e, infine, è stato assunto al Corriere della Sera a Milano dove ha lavorato all’ufficio centrale dei redattori capo. Nel 2019 al Sugc partecipò, con Sandro Ruotolo e altri colleghi, alla rifondazione dell’Unione cronisti in Campania e ha sempre partecipato alle attività dell’Ordine dei giornalisti”. “Cronista attento e appassionato, tifosissimo del Napoli, ha raccontato sempre gli aspetti più complessi e controversi della sua città che ha amato tantissimo, sempre vicino ai colleghi che si avvicinavano alla professione e a quelli piu in difficoltà”, conclude.