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Arrestato un anarchico per l’attentato alla caserma dei carabinieri a Firenze. Era agli arresti domiciliari

Arrestato un anarchico per l’attentato alla caserma dei carabinieri a Firenze. Era agli arresti domiciliari

Cronaca - di Gabriele Caramelli - 16 Gennaio 2025 - AGGIORNATO 17 Gennaio 2025 alle 08:33

E’ stato arrestato un militante anarchico che aveva commesso un attentato incendiario alla caserma di Borgo San Lorenzo a Firenze, nel Mugello, danneggiando il portone della struttura. Il nome dell’indagato è Antonio Recati, nato a Prato e inserito nell’area degli antagonisti anarchici fiorentini, si trovava agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico quando ha compiuto l’azione contro le forze dell’ordine. Sul giovane  grava l’accusa di tentato incendio con finalità eversive, dopo che quest’ultimo ha ricevuto l’arresto su ordine della procura distrettuale di Firenze, dai militari del Ros e dai carabinieri del comando provinciale fiorentino.

Le forze dell’ordine hanno successivamente trasferito l’indagato nel carcere di Sollicciano, poiché a rischio di fuga. “Dalle indagini sin qui svolte – come si legge in una nota del procuratore capo di Firenze, Filippo Spiezia – è emerso che intorno alle ore 2:00 circa di lunedì scorso il 30enne, con il viso parzialmente travisato dal cappuccio del giubbotto, si è avvicinato al portone della caserma” per poi estrarre “da una capiente busta un contenitore colmo di liquido altamente infiammabile, avvolto da una felpa intrisa del medesimo liquido e, dopo aver appiccato l’incendio, si è allontanato a piedi per le vie limitrofe facendo perdere le proprie tracce”. Secondo quanto scritto nel comunicato ” Solo il provvidenziale intervento di alcuni militari presenti nella caserma – accortisi delle fiamme che avevano già completamente avvolto l’ingresso e con l’uso di estintori – ha consentito di domare le fiamme scongiurando più gravi conseguenze”. Il 30enne era già noto alle forze dell’ordine, in quanto precedentemente indiziato perché sospettato di essere autore di altri attentati.

I precedenti del militante anarchico arrestato

Il militante anarchico, era già stato arrestato dalla procura distrettuale di Firenze e indagato per essere l’autore di sei attentati portati a termine tra il 28 agosto e il 28 dicembre 2022. La linea ferroviaria ad alta velocità che collega Firenze a Bologna, nei tratti passanti dalle località di San Piero a Sieve e Firenzuola è stata oggetto degli attacchi del giovane. Successivamente, a Marzo dello scorso anno il 30enne ricevette una condanna a 2 anni di reclusione per i medesimi attentati verso la sicurezza dei trasporti ferroviari sul tragitto dell’alta velocità: all’epoca i giudici avevano escluso l’aggravante terroristica, per questo motivo il ragazzo si trovava agli arresti domiciliari. Dopo l’attentato nei confronti della caserma dell’Arma dei Carabinieri, gli agenti hanno iniziato a lavorare sul caso con la coordinazione della procura distrettuale Antimafia di Firenze. Già nelle prime 24 ore i carabinieri hanno raccolto “un quadro gravemente indiziario a carico del giovane coinvolto nei fatti, per il quale, alla luce del ritenuto pericolo di fuga”.

Le indagini sul militante anarchico arrestato

L’analisi approfondita di centinaia dei sistemi di videosorveglianza presenti sul posto si è rivelata fondamentale, secondo quanto riportato dal procuratore Spiezia. In base alle informazioni disponibili, il ragazzo ha aderito all’area antagonisti dei radicali fiorentini vicina a circuiti anarchici. Come evidenziato dallo stesso procuratore di Firenze: “Il reato risulterebbe essere stato commesso mentre questi si trovava in regime di arresti domiciliari con controllo elettronico”. Le indagini sono ancora in pieno svolgimento e la procura sta iniziando a richiedere la convalida del fermo al giudice competente per le indagini preliminari.

Tozzi, FdI:” L’attentato desta preoccupazione, non si tratta di un cane sciolto”

“Desta preoccupazione il profilo del presunto attentatore alla caserma dei carabinieri di Borgo San Lorenzo perché si tratterebbe di un anarchico che si trovava agli arresti domiciliari con tanto di braccialetto elettronico”, ha sottolineato la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Elisa Tozzi in una nota. “Non si tratterebbe né di una bravata né di un ‘cane sciolto’ ma di un soggetto riconducibile al mondo anarchico-antagonista per di più recidivo – ha proseguito l’esponente di FdI -. Di fronte a questo mi auguro una presa di coscienza da parte di tutte le forze politiche sul pericolo che costituiscono questi gruppi eversivi e che non si fanno scrupoli a compiere azioni terroristiche contro le forze dell’ordine e a mettere a ferro e fuoco le nostre piazze”. “Quale sarà il prossimo passo?” si chiede retoricamente Tozzi, “In questo clima la politica deve mantenere alta l’attenzione e deve porre in essere tutti i comportamenti per sviluppare gli anticorpi necessari ad evitare il proliferarsi di questi episodi criminali e a far comprendere la pericolosità del fenomeno”.

Mazzetti, Fi: “Grata alle forze dell’ordine, preoccupante che l’anarchico fosse ai domiciliari”

“Voglio esprimere la mia profonda gratitudine alle Forze dell’Ordine, che fanno sempre molto, per aver prontamente individuato e arrestato l’anarchico che ha commesso l’atto incendiario contro la caserma dei carabinieri di Borgo San Lorenzo”. Così la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti eletta nel Mugello in un comunicato. “Ciò che più allarma, però, è che questa persona si trovasse già ai domiciliari – ha spiegato Mazzetti – per ‘plurimi attentati’ alla linea dell’alta velocità Firenze-Bologna. Ma evidentemente ha potuto commettere altri reati”. Secondo l’esponente azzurra, l’avvenimento “è segno che c’è un problema anarchici reale ed è confermato dai fatti, a differenza di quanto sostengono le forze di opposizione:  le linee ferroviarie sono bersaglio degli anarchici , con esplicite finalità eversive”. L’esponente di Forza Italia ha richiesto di aumentare i presidi di sicurezza,  auspicando che : “a questa condanna e a questa richiesta si uniscano anche gli altri parlamentari eletti nel territorio”.

Meini e Galli (Lega): “Non bisogna sottovalutare l’appartenenza ai gruppi anarchici”

“Nel complimentarci per la velocità e competenza con cui gli inquirenti avrebbero individuato l’autore del grave attentato incendiario alla caserma dei carabinieri di Borgo San Lorenzo, occorre anche non sottovalutare il fatto che il soggetto appartenga a gruppi anarchici”, hanno sottolineato i consiglieri regionali della Lega, Elena Meini e Giovanni Galli in una nota congiunta. “La persona arrestata non è, tra l’altro, nuova ad atti eversivi ed occorrerà verificare se faccia parte di un gruppo ben organizzato – hanno evidenziato nel comunicato – oppure agisca autonomamente”. Comunque sia, i due esponenti regionali del Carroccio ritengono “fondamentale che tutte le forze politiche prendano atto della presenza di tali individui, condannando apertamente il loro delinquenziale modus operandi che tende a colpire le forze dell’ordine e la collettività”.

 

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di Gabriele Caramelli - 16 Gennaio 2025