Bari, il 2025 parte nel peggiore dei modi: neonato trovato morto in chiesa. Il giallo dell’allarme, le indagini

2 Gen 2025 13:11 - di Greta Paolucci
neonato morto Bari

Comincia nel peggiore dei modi il 2025 appena inaugurato: con un neonato trovato morto questa mattina nella culla termica sistemata da alcuni anni in un locale accessibile a qualsiasi ora della chiesa di San Giovanni Battista a Bari. E al di là delle indagini, avviate con gli gli agenti della Squadra volante e della Squadra mobile della Questura intervenuti sul posto e chiamati a svolgere accertamenti per risalire chi lo abbia lasciato e se il piccolo fosse già morto al momento dell’abbandono, resta il dolore e lo choc per una vita spezzata sul nascere.

Uno sconcerto che, tra indignazione, tristezza e desolazione, fa da durissimo contraltare alla gioia per quei piccoli venuti alla luce alla mezzanotte del 31 che tutti noi abbiamo accolto e celebrato come un segno di rinascita.

Neonato trovato morto nella culla termica di una chiesa di Bari

Ma al di là di ovvie quanto immancabili recriminazioni, ora nel momento più acuto del lutto, si deve partire dalle indagini. E al di là di rilievi e ipotesi, è quasi certo che si comincerà dagli accertamenti sulle telecamere di videosorveglianza. La culla termica è collegata tramite dei sensori e con un sistema di allarme al telefono cellulare del parroco. Pertanto, a quanto si apprende per esempio dal sito del Tgcom24, che riprende la Gazzetta del Mezzogiorno, tutte le ipotesi sulla morte del piccolo restano aperte. Forse si è trattato di un malore. O forse la culla termica non ha funzionato. Quel che è certo è che quando il personale del 118 è intervenuto per i soccorsi, ha detto che nella stanzetta l’aria era fredda.

Il ritrovamento del corpicino e le prima ipotesi sulle cause della morte

Il piccolo – aggiungono i siti menzionati – è stato trovato dal titolare delle pompe funebri, che era nella chiesa per una messa. L’uomo è entrato nel locale della culla per mostrarla a un suo collaboratore, e lì si è trovato di fronte il corpicino senza vita. Spoglie di cui avrebbe fornito anche alcuni dettagli: «Il piccolo aveva la pelle bianca, era vestito e avvolto in una copertina di color celeste».

Il parroco: «Sono a Roma, ma il mio cellulare collegato alla culla non ha squillato»

Ma allora, cosa è successo? «Chi lo ha lasciato non avrebbe chiuso la porta della stanza che custodisce la culla. Cosa che non avrebbe fatto scattare l’allarme». Tanto è vero che, lo stesso parroco don Antonio Ruccia, ha spiegato: «Sono a Roma, ma il mio cellulare collegato alla culla non ha squillato». E ancora: «Io sono fuori città – ribadisce il sacerdote – e non sono a conoscenza dei dettagli. So solo che il bambino è stato trovato morto alle 9:30 di giovedì mattina, lo hanno portato morto in chiesa. C’è tantissimo dispiacere»…

Le indagini partono dall’analisi delle telecamere di videosorveglianza

Un particolare importante, quello che segnala il parroco, e non solo ai fini delle indagini. Come rileva  il sito citato, infatti, «il mancato allarme fa supporre anche che il piccolo sia stato sistemato all’interno della culla quando era già morto». Sul caso indaga la polizia: agli inquirenti al lavoro su questa tragedia spetta dunque il compito di sciogliere i nodi e dare risposte a un lutto inaccettabile.

Neonato trovato morto in chiesa a Bari: il miracolo dell’anno scorso non si è ripetuto…

Una perdita che marca a caratteri di fuoco questo 2025 cominciato con un dramma nella “culla della vita” della chiesa di Bari, a poco più di un anno di distanza dal miracolo di Natale, quando nel dicembre del 2023, invece, una bambina era stata trovata ancora in vita nel sistema, in funzione dal 2014 proprio per accogliere i figli di genitori in difficoltà.

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