Caso Ramy, Beppe Sala attacca i carabinieri: “Hanno sbagliato”. La replica di De Corato: “Inacccettabile”

16 Gen 2025 13:32 - di Gabriele Alberti
Sala Ramy

Il sindaco di Milano Beppe Sala è tornato per la seconda volta ad attaccare i carabinieri sul caso Ramy. “Hanno sbagliato”, dice ai mocrofoni di Rtl 102.5, in occasione dell’inseguimento al motorino su cui viaggiava Ramy Elgaml, morto a Milano nel novembre scorso. Anche pochi giorni fa il sindaco parlò  di “brutto segnale”, sempre a proposito delle immagini del video. Il sindaco ha le idee chiarissime sul caso del 19enne egiziano indicando la cattiva gestione dei carabinieri; ma pardossalmente rimane molto cauto sugli assalti di Capodanno a Piazza Duomo, nonostante aumenti il numero delle denunce; e nonostante gli inquirenti stiano definendo le aggressioni nell’ambito di un odioso rituale islamico contro le donne.

Sala contro i carabinieri sul caso Ramy: “Hanno sbagliato”

Dunque Beppe Sala afferma:  “Dopo aver visto il video mi sono fatto l’idea che giustamente, come dice il papà di Ramy, non dobbiamo andare addosso ai carabinieri. Ci sono i carabinieri che sbagliano e c’è il grosso di carabinieri che fa le cose giuste. Lì hanno sbagliato: hanno fatto un inseguimento notturno di venti minuti e, in ogni caso, le parole di quel video sono inaccettabili“. Poi tenta di aggiustare il tiro: “Dobbiamo anche riconoscere che le forze dell’ordine fanno una fatica tutti i giorni per cercare di garantire la nostra sicurezza”.  A chi gli chiedeva poi se a Milano si integrano bene le persone immigrate, dappertutto, Sala ha risposto: “Del tutto ovviamente no. Però posso dire che quando si parla di periferie, c’è stato un grande miglioramento in tanti luoghi periferici. Poi ci sono realtà, come il Corvetto e San Siro, dove dobbiamo ancora lavorare, ne siamo assolutamente consapevoli”.

Ramy, Sala sentenzia contro i carabinieri, ma è cauto sugli assalti sessuali di Capodanno

Nessun accenno al “Capodanno islamico” come da più parti è stato sottolineato, con tutto il corredo di foto e video, bandiere islamiche spiegate sotto la statua di Vittorio Emanuele a Piazza Duomo. Sala ha l’attenzione selettiva, diciamo così, quando ha affermato che “non abbiamo le immagini delle telecamere, non abbiamo denunce formali: io non dico che non sia successo niente però non sappiamo nulla”. Ricordiamo al sindaco di Milano che al momento, sono 8 le donne che hanno denunciato di aver subito abusi sessuali, tre ragazze del Belgio, una inglese, due italiane e una sudamericana. E che sono tre le denunce formali. Sala distratto. Poi aggiunge che la vicenda Ramy “spiega e dice tante cose: da un lato il malessere che si cova in certe parti della città; e dall’altro basta guardare la reazione della famiglia di Ramy e del padre in particolare, che è veramente incredibile. Quel ragazzino, come nessuno di noi, non sarà stato un santo; ma aveva la bandiera dell’Italia in camera. Stiamo attenti a creare queste categorie, sennò non andiamo da nessuna parte”.

De Corato: “Le parole di Sala assurde. Si è superato…”

Tali parole sono inaccettabili per Riccardo De Corato. «Oggi Sala, ancora una volta, si è superato rilasciando dichiarazioni del tutto assurde e anche fittizie-. Il Sindaco, tra le varie cose ha detto “non si può attribuire tutto al tema immigrazione”. Ecco, nella sua città, lui è il complice e responsabile numero 1 avendo organizzato nel 2017 marce pro-immigrati: a cui hanno partecipato migliaia di stranieri e altrettanti partecipati pranzi multietnici al parco Sempione di Milano. Non a caso – ricorda  – in città, il 96% dei furti è commesso da stranieri; così come l’’81% delle rapine e Milano, a detta del Sole 24 Ore attraverso i dati reali del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero degli Interni, è tra le grandi città italiane quella più pericolosa».

“Periferie? Il miglioramento lo vede solo Sala…”

Il deputato di Fratelli d’Italia, vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera ed ex vice Sindaco delle Giunte di Centrodestra milanesi, aggiunge: «Sul tema delle periferie, poi, Sala si è “superato”. Ma quale “grande miglioramento”? Dal Corvetto alla zona araba di San Siro (Selinunte-Zamagna-Aretusa); da Quarto Oggiaro a Rogoredo fino al Lorenteggio-Giambellino, negli ultimi 10 anni la città è in balia ogni giorno di malviventi e delinquenti (il più delle volte stranieri) che aggrediscono, rubano, picchiano, violentano e alcune volte uccidono anche, sia i passanti che altre volte conoscenti o coetanei per regolamenti di conti vari».

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