Cdm, impugnata la legge sul terzo mandato. Curcio nuovo commissario alla ricostruzione. Tutte le nomine

9 Gen 2025 22:28 - di Redazione
cdm

Via libera in Cdm all‘impugnazione della legge regionale campana sul terzo mandato del governatore. Lo aveva annunciato la premier nella conferenza stampa di inizio anno e così è stato. Secondo quanto si apprende, il ministro leghista degli Affari regionali Roberto Calderoli si sarebbe rimesso alla decisione del Consiglio dei ministri. Durante la riunione, su proposta del Ministro Guido Crosetto, è stata approvata la nomina del Generale di Corpo d’Armata Giovanni Maria Iannucci quale Comandante del COVI – Comando Operativo di Vertice Interforze.

Iannucci comandante del Covi (Comando operativo di vertice interforze)

“E’ un traguardo importante, sia dal punto di vista personale che professionale, che giunge in un momento storico particolarmente delicato. Nell’incarico di Capo di Gabinetto del Dicastero della Difesa ho avuto modo di apprezzarne l’elevatissima professionalità; la gestione efficace e lungimirante delle complesse sfide istituzionali e strategiche che il Dicastero ha affrontato. Sono certo che grazie alla sua indubbia competenza, esperienza e visione strategica ricoprirà il nuovo incarico con altrettanta determinazione, senza risparmio di energie, rendendo ancor più rilevante il contributo della Difesa e dell’Italia alla stabilità ed alla sicurezza internazionale. Congratulazioni e buon lavoro!”. Così il Ministro della Difesa Guido Crosetto in una nota.

Fabrizio Curcio commissario alla ricostruzione

Diverse le nomine effettualte durante la riunione del  Cdm di giovedì. Su proposta del presidente Giorgia Meloni è stato nominato di Commissario straordinario del Governo per la riparazione, la ricostruzione, l’assistenza alla popolazione e la ripresa economica dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici il senatore Guido Castelli. Inoltre, la nomina dell’ingegner Fabrizio Curcio a Commissario straordinario alla ricostruzione nei territori delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche colpiti dagli eventi alluvionali che si sono verificati a partire dal 1° maggio 2023.

Il prefetto Rosanna Rabuano capo del dipartimento per l’immigrazione

Inoltre, il Consiglio dei ministri ha deliberato: su proposta del Ministro degli affari esteri Antonio Tajani, la promozione al grado di ambasciatore dei ministri plenipotenziari Vincenzo Celeste, Paola Amadei, Bruno Archi, Massimo Ambrosetti, Carlo Lo Cascio, Luca Sabbatucci, Stefano Beltrame (confermato nella posizione di fuori ruolo), Andrea Ferrari (confermato nella posizione di fuori ruolo) e Andrea Tiriticco. Su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, il conferimento delle funzioni di Capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione al Prefetto dottoressa Rosanna Rabuano. Su proposta del Ministro dell’economia Giorgetti, l’incarico di Direttore dell’Agenzia delle entrate è stato conferito al dottor Vincenzo Carbone. 

Rizzi nuovo direttore del Dis

Il prefetto Vittorio Rizzi, attuale vice direttore dell’Aisi, i servizi segreti interni, già vice capo vicario della polizia e con alle spalle una carriera di successi investigativi in tutti i campi, dall’antiterrorismo alla criminalità organizzata, è il nuovo direttore del Dis, il Dipartimento informazioni per la sicurezza della Repubblica. Succede a Elisabetta Belloni, come ha annunciato la premier Meloni. Nel pomeriggio la stessa presidente del Consiglio ha firmato il decreto che nomina il generale della Guardia di Finanza Leandro Cuzzocrea al suo posto. In corsa c’era anche il vicecomandante dell’Arma Mario Cinque.

Gibellina, capitale italiana dell’arte contemporanea 2026

Su proposta del Ministro della cultura Andrea Giuli, il Cdm ha deliberato il conferimento alla città di Gibellina del titolo di “Capitale italiana dell’arte contemporanea” per l’anno 2026. La giuria, nella riunione conclusiva del 1° ottobre 2024 ha concordato, all’unanimità, di proporre Gibellina per il conferimento del titolo di Capitale italiana dell’arte contemporanea per l’anno 2026, sottolineando, tra le altre, le seguenti motivazioni: per il significativo valore rappresentativo di una realtà artistica divenuta simbolo di rinascita attraverso l’arte; per la capacità progettuale nel riattivare il suo straordinario patrimonio di opere, coniugando memoria e futuro, conservazione e valorizzazione, attenzione al locale e ambizione internazionale; per il coinvolgimento delle nuove generazioni e della cittadinanza tutta, interpellando il territorio più ampio sulla base di una comune consapevolezza civica, stringendo alleanze con istituzioni pubbliche e private, nazionali e transnazionali; per il fatto di essere Città pioniera di rigenerazione urbana, e per la capacità di essere insieme una città-opera e una città da abitare.

 

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