Cecilia Sala è in Italia. La gioia della premier Meloni: “Bentornata! Ti ringrazio, sei stata forte”
È finito l’incubo per Cecilia Sala. Il governo a tempo di record è riuscito a riportare in Italia la giornalista arrestata a Teheran lo scorso 19 gennaio. Merito di un lavoro di squadra all’insegna della segretezza e della velocità nella trattativa con l’Iran. Il Falcon 900 dell’Aeronautica militare con a bordo Cecilia è atterrato a Ciampino intorno alle 16,10. Il volo era partito verso le 11 ore italiane, come riferito dalla nota di Palazzo Chigi che in mattinata, spiazzando detrattori e Cassandre dell’opposizione, ha dato la notizia della liberazione. “Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence – ha informato la premier Meloni – la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia. Ho informato personalmente i genitori della giornalista nel corso di una telefonata. Voglio esprimere gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi”. Un’operazione che ha visto impegnati governo, Farnesina, diplomazia e servizi.
Cecilia Sala è in Italia: atterrata alle 16,10 a Ciampino
Sull’aereo insieme alla giornalista del Foglio e di Chora Media anche il direttore dell’Agenzia e sicurezza esterna (Aise), Giovanni Caravelli, andato personalmente a Teheran. Un lungo applauso ha accompagnato l’atterraggio di Cecilia Sala. Ad attenderla all’aeroporto di Ciampino, nella zona riservata agli aerei privati di piccole dimensioni, la premier Giorgia Meloni, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri oltre alla mamma Elisabetta Vernoni, il padre Renato Sala e il compagno Daniele Raineri, giornalista de Il Post.
Meloni: sono qui per ringraziarti e dirti che sei stata forte
“Adesso devi solo stare serena. Sono qui per ringraziarti e per dirti che sei stata forte”. Sono le parole con cui Meloni ha accolto la giornalista all’aeroporto di Ciampino, come si sente nel video diffuso dalla Presidenza del Consiglio. Meloni, che ha gestito personalmente il delicato dossier, poi sui social ha postato una foto che la ritrae con la Sala sorridente subito dopo l’atterraggio con la scritta: “Bentornata Cecilia!”.
Ad accoglierla la premier Meloni, i genitori e il compagno
Grande attesa a Ciampino in una giornata definita “bellissima” da tutto il mondo politico, anche se la sinistra, imbarazzata e piazzata, dopo giorni di accuse di inadeguatezza all’esecutivo, fa fatica a pronunciare un grazie tondo alla premier. Decine di reporter, nazionali e internazionali, tesi e concentratissimi, si sono ritrovati all’esterno, a 200 metri dalla pista di atterraggio. Poi tanta concitazione fino alla conferma dell’atterraggio e l’immagine iconica pubblicata dal Foglio della giornalista che scende dalla scaletta del C130. La prima foto di Cecilia dopo il suo rientro dall’Iran viene postata dal fidanzato, su Il Post, la testata dove la quale lavora come cronista. Sorridente, con gli occhiali appesi al colletto di una maglia scura, Cecilia è immortalata mentre saluta la presidente Giorgia Meloni, che viene ritratta di spalle. Sullo sfondo il ministro degli Esteri Tajani e il sindaco Gualtieri.
Ai colleghi: ciao sono tornata
“Ciao, sono tornata”, ha detto la giornalista in un messaggio vocale inviato ai colleghi di Chora Media. La frase è diventata anche il titolo della puntata di oggi del podcast “Stories”, che racconta la giornata del rilascio di Cecilia Sala. Se le opposizioni si dividono sui toni e Matteo Renzi deve rimangiarsi i suoi commenti e ringraziare il governo, dal centrodestra è un coro unanime di soddisfazione per lo straordinario risultato del governo. “Immenso lavoro di Giorgia Meloni in primis e di tutta la squadra dell’Italia: Tajani, Mantovano, Palazzo Chigi, la Farnesina, i nostri servizi di sicurezza e chiunque potesse essere di aiuto. Bentornata a casa”. Così su X il ministro della Difesa Guido Crosetto. Dai microfoni del Tg1 Tajani spiega: “Ci siamo impegnati tantissimo, c’è stato un gran lavoro di squadra e quando si lavora di squadra si lavora nel modo migliore. Un grazie alla diplomazia e anche ai nostri Servizi”. Successo del governo e dell’Italia è il filo rosso che unisce tutti i commenti delle istituzioni e della maggioranza. A cominciare da Ignazio La Russa che esprime “profonda e commossa gratitudine al governo e alla nostra diplomazia per l’impegno straordinario che ha permesso di ottenere, in tempi rapidissimi, un risultato davvero eccezionale”. Tutti i ministri sottolineano il lavoro “incessante e senza clamore svolto da governo”, ma anche la centralità dell’Italia a livello internazionale “lavorando con riserbo e capacità in una trattativa estremamente difficile con l’Iran”.