Conti pubblici, Meloni: “Cambio di passo, spread in calo, 10,4 miliardi risparmiati. Siamo fieri”
Ci sono almeno due buone notizie che confermano credibilità e successi progressivi del governo. Lo sottolinea la stessa premier Meloni nel corso del Consiglio dei ministri (il secondo dall’inizio dell’anno) parlando di conti pubblici e flussi migratori che risultano diminuiti del 59%, con un calo record dal 2021. Due dossier strategici i sui quali l’esecutivo ha impresso un ”cambio di passo radicale”. “Vorrei condividere con voi, prima di entrare nel merito dei provvedimenti all’esame della riunione di oggi, due buone notizie sull’efficacia dell’azione di governo, riprese oggi dagli organi di stampa“, ha premesso la premier.
Conti pubblici, Meloni: calano spread e interessi, risparmieremo 21 miliardi
“La prima riguarda i conti pubblici. E, e mi riferisco ai minori interessi che dovremo sostenere sui nostri Titoli di Stato. L’Ufficio parlamentare di bilancio ha calcolato, infatti, che risparmieremo 10,4 miliardi di euro nel biennio 2025/26. Rispetto a quanto avevamo previsto nel Def dell’aprile 2024. Diventano 21 considerando anche il 2027. I dati migliorano prosegue Meloni – anche rispetto al settembre scorso. L’UpB che ha stimato per i prossimi anni un livello di spread inferiore in media di 30 punti l’anno rispetto a quanto previsto dal governo nel Piano strutturale di bilancio 2025. Con un risparmio sugli interessi di 17,1 miliardi complessivi nel periodo 2025-29 (sono 4,3 mld nel biennio 2025/26)”.
“Abbiamo impresso un cambio di passo radicale”
Un risultato, sottolineato oggi dalla stampa, frutto della credibilità e dell’affidabilità del governo, ribadita anche con la legge di bilancio varato da poco. “Questa affidabilità – rimarca soddisfatta Meloni – si traduce in una diminuzione dello spread e dei tassi sul debito. E accresce sempre più l’appeal dei titoli di Stato italiani che, ad ogni nuova emissione, stabiliscono un nuovo record di richieste”. Dati che hanno una ricaduta positiva sulla vita dei cittadini. “Dobbiamo essere fieri di questo. Perché i miliardi risparmiati sono miliardi in più da spendere nella sanità, nella scuola, nel sostegno dei redditi più bassi, nel taglio delle tasse, negli investimenti nelle infrastrutture. Si tratta di un cambio di passo radicale rispetto alle scelte irresponsabili del passato. Cambio di passo che registriamo anche su un altro fronte, e vengo alla seconda buona notizia del giorno”.
Flussi migratori in calo grazie all’azione dell’Italia
Il riferimento è all’inversione di tendenza dei flussi migratori. “Oggi Frontex ci fa sapere che, complessivamente, il numero di ingressi irregolari di migranti registrati nell’Unione europea nel 2024 è calato al livello più basso dal 2021, quando i flussi migratori risentivano ancora della pandemia da Covid. Riduzione dei flussi dovuta principalmente al drastico calo degli ingressi sulla rotta del Mediterraneo centrale, grazie al crollo delle partenze da Tunisia e Libia. E questo è sicuramente un risultato dovuto all’azione dell’Italia”, sottolinea la premier al tavolo con i ministri. “Così come la riduzione complessiva degli ingressi irregolari nell’Unione europea, anche sulle altre rotte, come quella balcanica, dipende dal grande lavoro che il nostro governo ha intrapreso in questi anni e che sta dando ottimi risultati. Due buone notizie delle quali dobbiamo essere fieri, e che ci incoraggiano a proseguire con costanza e determinazione”.