Corteo di “vendetta per Ramy”, lo sdegno di Meloni: “Episodio ignobile, siamo con le forze dell’ordine”

12 Gen 2025 9:31 - di Carlo Marini

«Tra bombe carta, fumogeni e aggressioni, ieri sera a Roma abbiamo assistito all’ennesimo, ignobile episodio di disordine e caos ad opera dei soliti facinorosi scesi in piazza non per manifestare per una causa, bensì per puro spirito vendicativo. Non si può utilizzare una tragedia per legittimare la violenza. Alle Forze dell’Ordine va la nostra solidarietà, insieme agli auguri di pronta guarigione agli agenti feriti. Siamo dalla vostra parte». Lo scrive sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni commentando le violenze a Roma, durante il corteo in memoria di Ramy, il giovane egiziano morto durante l’inseguimento delle forze di polizia a Milano.

Corteo per Ramy a Roma: 8 poliziotti feriti

È di otto poliziotti feriti il bilancio degli scontri scoppiati sabato sera durante un presidio a San Lorenzo, a Roma, per Ramy, il 19enne egiziano morto a novembre a Milano mentre fuggiva da un controllo dei Carabinieri. I circa 400 manifestanti, che esponevano uno striscione con la scritta “Vendetta per Ramy, la Polizia uccide”, hanno rovesciato alcuni cassonetti all’altezza di piazza Immacolata e poi sono avanzati verso le forze dell’ordine lanciando fumogeni, bombe carta e oggetti contundenti. Una bomba carta ha infranto il vetro di un blindato della Polizia e a quel punto è scattata una carica di contenimento, ordinata dal questore Roberto Massucci per “tutelare l’incolumità degli agenti”.

Subito dopo i manifestanti hanno arretrato per tornare verso San Lorenzo, il quartiere popolare poco distante dall’Università La Sapienza. Gli otto poliziotti, tutti del commissariato San Lorenzo, sono stati feriti da petardi e bottiglie di vetro. Saranno avviate indagini per chiarire le dinamiche che hanno portato al loro ferimento.

FdI: approvare presto il ddl sicurezza

L’attacco di Roma e quelli degli ultimi giorni contro le forze dell’ordine sono stati condannati dal premier Meloni, ma anche dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per il quale dimostrano “l’esistenza e la pericolosità di soggetti organizzati che strumentalizzano ogni tema, fatto o episodio, perfino una dolorosa tragedia come quella del giovane Ramy, soltanto per seminare violenza”.

“Confido che tutti i leader politici manifestino la propria distanza da questi comportamenti che troppo spesso hanno trovato atteggiamenti conniventi da alcune forze politiche di sinistra”, dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Galeazzo Bignami.

“Se il ddl Sicurezza fosse già diventato legge dichiara il viceca-pogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Augusta Montaruli – gli agenti avrebbero maggiori tutele e l’azione verso i facinorosi sarebbe più rigorosa. Chi a livello politico si oppone a questo ddl offre una mano ai violenti e volta le spalle alla polizia, a cui rivolgiamo la nostra massima solidarietà”.

 

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