Arabi Pro Pal e Pro Ramy scatenati contro l’Italia. “Milano è nostra!”. A Roma assalto alla polizia (video)
Due manifestazioni “arabe” nella stessa giornata, i Pro Pal e i Pro Ramy, a Milano. E un’unica manifestazione, in serata, a Roma, con un assalto alla polizia in Piazza dei Sanniti a San Lorenzo. Dopo il lancio di bottiglie e petardi contro gli agenti in tenuta antisommossa, che formavano un blocco, le forze dell’ordine hanno reagito caricando i manifestanti, che hanno rovesciato alcuni cassonetti all’altezza di piazza Immacolata e poi sono andati verso le forze dell’ordine tirando fumogeni, bombe carta e oggetti contundenti. A quel punto è scattata una carica di contenimento. Subito dopo i manifestanti hanno arretrato per tornare verso San Lorenzo.
Milano, una giornata “araba” Pro Pal e Pro Ramy
Due cortei, a Milano, stessi slogan, medesimi atteggiamenti aggressivi nei confronti dello Stato. “Dalle periferie al centro non staremo in silenzio. Milano è zona nostra” e “Verità e giustizia per Ramy e Fares” i due striscioni che aprivano la manifestazione, a cui hanno partecipato diverse centinaia di persone, organizzata in serata dal Coordinamento Antirazzista Italiano e dal centro sociale Cantiere per chiedere di far luce sulla morte di Ramy Elgaml, il 19enne morto lo scorso 24 novembre dopo un inseguimento con tre gazzelle dei carabinieri. “Questo corteo è per non lasciare che la morte di Ramy sia offuscata da narrazioni distorte e non lasciare Fares da solo ad affrontare questo sistema”, hanno detto gli organizzatori, aggiungendo che per rispetto al riserbo chiesto dalla famiglia non verranno rilasciate interviste ai giornalisti presenti. Un altro corteo, Pro Pal, si era svolto in mattinata.
Quando il corteo Pro Ramy ha raggiunto corso Monforte alcuni ragazzi hanno esposto uno striscione con la scritta “Ramy ucciso dal razzismo di Stato” e sulle strisce è stata versata vernice rossa a simboleggiare il sangue. “Le zone rosse discriminano e ghettizzano e non vogliamo vivere come imputati in un processo infinito, vogliamo vivere liberi”, hanno detto i manifestanti. Nelle stesse ore, i compagni mettevano a ferro e a fuoco anche alcune zone di Torino…
Il corteo dei Pro Pal col solito coro Pro Ramy
‘Verità e Giustizia per Ramy e Fares’, è stata anche la richiesta ribadita dai Giovani Palestinesi di Milano, dal centro sociale Il Cantiere e dalle realtà che aderiscono al ‘coordinamento antirazzista’ dalle loro pagine social per lanciare l’invito a manifestare anche oggi, a Milano. Circa duecento i partecipanti al corteo che, da piazza San Babila, si è diretto verso corso Venezia, piazza Oberdano, corso Buenos Aires, viale Tunisia, via Lazzaretto, via Settembrini e via Vitruvio, per raggiungere piazza Duca D’Aosta, di fronte alla stazione centrale.
La reazione di De Corato (FdI)
“Oggi pomeriggio, a Milano, ci sono stati due cortei: uno pro Pal dove i Centri Sociali e gli anarchici hanno sfilato in periferia, al Giambellino-Lorenteggio, l’altro alle ore 18 dove piazza San Babila è stata invasa di no-global e arabi. Ormai, per colpa di Sala, siamo diventati la capitale dei ‘Maranza’ d’Italia! Questo è il caro prezzo che paga il capoluogo lombardo dopo che il Sindaco che dal 2016 amministra questa città, ha fatto arrivare questi ‘simpatici e bravi ragazzi’. Due manifestazioni nello stesso giorno, in due punti diversi della città che la bloccano completamente, nemmeno a Damasco si sono mai viste. Da un paio di anni a questa parte, purtroppo, in città ogni fine settimana ci sono cortei di protesta dove, fino a novembre scorso, ci si accaniva contro Israele e Governo Meloni”, commenta il deputato di Fratelli d’Italia, membro della Commissione Parlamentare sulla sicurezza e degrado delle periferie italiane ed ex vice Sindaco delle Giunte di Centrodestra milanesi, Riccardo De Corato.