Donzelli spiega lo scudo penale: “La sinistra va in piazza urlando poliziotti assassini, noi li difendiamo”
“Se vale la presunzione di innocenza per tutti, non può valere la presunzione di colpevolezza per chi per mestiere difende la sicurezza, questo diciamo. La sinistra va in piazza urlando ”poliziotti assassini”, noi vogliamo intanto testimoniare loro la nostra vicinanza, poi cercheremo una formula seria e sobria per evitare che quando è chiara e inequivocabile la dinamica di un fatto ci sia l’obbligo d’ufficio di procedere, con lo stigma che porta l’essere indagati”. Intervistato dal Corriere della Sera, Giovanni Donzelli, responsabile nazionale di FdI, rivendica la battaglia a difesa delle forze dell’ordine anche attraverso un meccanismo di scudo penale che “ancora non è stato definito in un testo e già viene attaccato”.
Donzelli: “La sinistra va in piazza urlando poliziotti assassini”
“Sulla sicurezza c’è una gara tra Lega e Fratelli d’Italia?”, chiede Paola Di Caro del Corriere. “Proprio no, siamo compatti – risponde il deputato di FdI – E per le forze dell’ordine stiamo facendo tanto sia sul piano dei contratti, rinnovati con aumenti mai visti finora, sia per tutela legale e più pene per chi le attacca. Ma non è per mostrare un volto ‘di destra’, è per difendere i cittadini. Perché chi ci rimette sono sempre i più deboli: chi vive nelle periferie dove si spaccia, la ragazzina che non può uscire la sera”.
L’unica risposta sull’ordine pubblico è reprimere? “Si deve anche agire sulle cause e lo facciamo – risponde Donzelli – gli interventi come a Caivano e Scampia saranno sempre di più, così come la politica di contrasto all’immigrazione clandestina, che come certifica Frontex grazie agli accordi con i Paesi di origine ha fatto molto diminuire ingressi illegali e morti in mare, altro che uccidere i clandestini”.
“Salvini al Viminale? Squadra che vince non si cambia”
Rispetto alle tensioni con la Lega “Salvini sta facendo benissimo il ministro delle Infrastrutture come Piantedosi il ministro dell’Interno, squadra che vince non si cambia. Il caso treni dipende “da anni e anni in cui non si è investito nelle Infrastrutture, cosa che invece noi stiamo facendo con finanziamenti straordinari. Chiaro che ci può essere qualche disagio prima di arrivare all’obiettivo finale. Peraltro, bisogna capire se c’è un problema di strutture obsolete o anche, vedo un esposto delle ferrovie, di atti dolosi”.
In Veneto il centrodestra resterà compatto
E sul caso Zaia: “Il centrodestra è e rimarrà compatto. Il tema del terzo mandato sarà affrontato a tempo debito, chiaro che non può essere che ogni regione si faccia la sua legge. I limiti ai mandati nelle elezioni dirette esistono in molte democrazie. Ne parleremo, ci confronteremo. Anche su eventuali nuove candidature. Detto ciò, noi non abbiamo mai posto l’interesse del partito avanti a quello della coalizione. Ed è un fatto che mai ci sia stato un nostro candidato negli ultimi anni in una regione del Centro Nord e del Nord. Non sarebbe così assurdo se si individuasse una persona espressione di FdI”.