CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

È morto Oliviero Toscani, il “fotografo dello scandalo” aveva 82 anni. Rachele Mussolini nel suo primo scatto

È morto Oliviero Toscani, il “fotografo dello scandalo” aveva 82 anni. Rachele Mussolini nel suo primo scatto

Cronaca - di Sara De Vico - 13 Gennaio 2025 - AGGIORNATO 13 Gennaio 2025 alle 15:19

È morto Oliviero Toscani. Il fotografo, 82 anni, era malato di amiloidosi ed era ricoverato all’ospedale di Cecina dopo l’aggravamento delle sue condizioni. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla famiglia con un comunicato. “Con immenso dolore diamo la notizia che oggi, 13 gennaio 2025, il nostro amatissimo Oliviero ha intrapreso il suo prossimo viaggio. Chiediamo cortesemente riservatezza e comprensione per questo momento. Cche vorremmo affrontare nell’intimità della famiglia. Kirsti Toscani con Rocco, Lola e Ali”. Così il comunicato firmata dalla moglie Kirsti Moseng, ex modella norvegese e sua agente, che era legata a lui da 50 anni. E dai tre figli nati dal loro matrimonio. Due anni fa Toscani era diagnosticata una rara e incurabile malattia, l’amiloidosi.

È morto Oliviero Toscani, aveva 82 anni

Toscani aveva rivelato il suo calvario l’estate scorsa. “Ho una malattia incurabile, non so quanto mi resta da vivere”, aveva detto nella sua ultima intervista al “Corriere della Sera” il 28 agosto. “Ho una malattia incurabile, non so quanto mi resta da vivere”, aveva detto in un’intervista al “Corriere della Sera” il 28 agosto. “In un anno ho perso 40 chili” raccontava, spiegando di non temere la morte. “Basta che non faccia male. E poi ho vissuto troppo e troppo bene, sono viziatissimo. Non ho mai avuto un padrone, uno stipendio, sono sempre stato libero”. Aveva anche parlato dell’intenzione di rivolgersi all”amico Cappato” per scegliere il suicidio assistito in Svizzera. A Zurigo, intanto, era andato a fine settembre, a visitare la sua mostra Photography and Provocation al Museum für Gestaltung, in una delle ultime apparizioni pubbliche.

Provocatorio, irriverente: gli scatti dello choc

Dai jeans di ‘Chi mi ama mi segua’ al bacio tra un prete e una suora, dai volti dei condannati a morte al corpo di una donna consumata dall’anoressia, tutte le sue campagne hanno lasciato il segno e diviso. Polemiche a non finire hanno suscitato le campagne commerciali di Benetton sui temi del razzismo, della guerra e dell’Aids. A partire dalla prima immagine orizzontale che mostrava un gruppo di ragazzi e ragazze di etnie diverse, sorridenti. Sfondo e lo slogan “Tutti i colori del mondo” che si trasforma nel nuovo nome del marchio: United Colors of Benetton. Nel suo carnet da John Lennon ad Andy Warhol, da Muhammad Ali a Lou Reed, fino al desiderio di immortalare Jannik Sinner. Per la moda da Donna Jordan a Claudia Schiffer, fino a Monica Bellucci, ma anche Carmelo Bene e Federico Fellini.

Il primo scatto con il volto di Rachele Mussolini a Predappio

Nato a Milano il 28 febbraio 1942, Toscani pubblica il suo primo scatto sul Corriere a 14 anni. È il volto di Rachele Mussolini, immortalato a Predappio alla tumulazione del Duce nella tomba di famiglia. Dopo il diploma in fotografia, debutta nel mondo della pubblicità con la campagna per il cornetto Algida. I suoi scatti finiscono su Elle, Vogue, GQ, Harper’s Bazaar, Esquire. Ma realizza anche foto per celebri maison di moda come Valentino, Chanel, Fiorucci, Esprit e Prénatal. La svolta, nel 1982, con Benetton. Nel 2000 interrompe la collaborazione con il gruppo in seguito a una controversa campagna che utilizza foto reali di condannati a morte negli Stati Uniti. Una scelta che provocò azioni di ritorsione verso la casa di moda. Dal 2018 al 2020

Per continuare a leggere l'articolo sostienici oppure accedi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Sara De Vico - 13 Gennaio 2025