![Giorno della Memoria, Meloni: “L’antisemitismo non è sconfitto. Combatterlo è una priorità del governo” Giorno della Memoria, Meloni: “L’antisemitismo non è sconfitto. Combatterlo è una priorità del governo”](https://www.secoloditalia.it/files/2025/01/shoah.jpg)
Giorno della Memoria, Meloni: “L’antisemitismo non è sconfitto. Combatterlo è una priorità del governo”
“Ottant’anni fa l’orrore dello Shoah si è mostrato al mondo in tutta la sua terrificante forza. Il 27 gennaio 1945 i cancelli di Auschwitz sono stati abbattuti, e insieme ad essi è crollato anche quel muro che impediva di vedere chiaramente l’abominio del piano nazista di persecuzione e di sterminio del popolo ebraico”. Inizia così il messaggio del premier Meloni nel Giorno della memoria. “Uomini, donne, bambini e anziani strappati dalle loro case, costretti a lasciare tutto, portati nei campi di sterminio e uccisi solo perché di religione ebraica. Un piano la cui premeditata ferocia fa della Shoah una tragedia che non ha paragoni nella storia”.
Shoah, Meloni: “Tragedia senza paragoni”
Meloni usa parole chiare: “Un piano, quello condotto dal regime hitleriano, che in Italia trovò anche la complicità di quello fascista, attraverso l’infamia delle leggi razziali e il coinvolgimento nei rastrellamenti e nelle deportazioni. Un abisso a cui si contrappose il coraggio di tanti Giusti, che non esitarono a disobbedire e a rischiare la propria stessa vita per salvare quella di migliaia di innocenti. Oggi celebriamo il Giorno della Memoria della Shoah, ricordiamo i nomi e i cognomi delle vittime e rinnoviamo la memoria di quei fatti, anche attraverso la testimonianza dei sopravvissuti e dei loro discendenti– prosegue Meloni in occasione dell’80/mo anniversario della liberazione di Auschwitz- . Testimoni viventi di una pagina orribile del nostro passato, ai quali rendiamo ancora una volta il nostro ringraziamento”.
“Antisemitismo non sconfitto. Combatterlo è priorità del governo”
Il premier ricorda la testimonianza di un sopravvissuto ai campi di sterminio che ha raccontato la sua storia. E invita a una riflessione: “Perché, se oggi conosciamo ciò che è accaduto- specifica Meloni- lo dobbiamo soprattutto a loro.’Sono vivo affinché possa testimoniare. C’era un disegno più grande per me, e andrò avanti a ricordare fin che vivr’, ha detto Sami Modiano. È un insegnamento straordinario, che dobbiamo far nostro per coltivare la memoria e accrescerne, sempre di più, la consapevolezza nelle giovani generazioni”. C’è ancora molto da fare: “L’antisemitismo non è stato sconfitto con l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz. È una piaga che è sopravvissuta alla Shoah. Ha assunto declinazioni diverse e si propaga attraverso strumenti e canali nuovi. Combattere l’antisemitismo, in tutte le forme in cui si manifesta, antiche e moderne, è una priorità di questo Governo. Impegno mai venuto meno – ribadisce Meloni- e che intendiamo portare avanti con forza e determinazione. Anche attraverso l’elaborazione della nuova Strategia nazionale per la lotta all’antisemitismo: un documento articolato e di scenario che fissa obiettivi e azioni concrete per contrastare un fenomeno abietto. Che non ha diritto di cittadinanza nelle nostre società”.
Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha voluto “esprimere sincera e affettuosa vicinanza al popolo ebraico. E rendere omaggio alle vittime dell’orrore della Shoah, simbolo di un odio feroce che mai più deve ripetersi”. “È fondamentale – ha aggiunto- coltivare una memoria condivisa, che ripudi ogni forma di razzismo, antisemitismo e antisionismo. Il ricordo della Shoah deve vivere ogni giorno, per educare al rispetto”. Ricordare ed educare. Insiste su questo aspetto il ministro dell’Istruzione del merito, Giuseppe Valditara: L’educazione al rispetto di ogni persona e la promozione della dignità umana sono per noi un dovere verso le future generazioni”. Il predisente del Lazio Francesco Rocca ha ricordato”una pagina che ha toccato le storie di moltissime comunità e famiglie del nostro territorio. Rivolgo un pensiero pieno di affetto e di vicinanza alle Comunità Ebraiche del Lazio: la nostra Regione sarà sempre la casa del rispetto, dell’inclusione e del ricordo”. Tutto il governo, da Musumeci a Piantedosi, dai presidenti di regione Bardi e Occhiuto hanno invitato a celebrare, ricordare, tenere alta la memoria, affinché non si ripetano mai più simili sciagure e per affermare quotidianamente una cultura della convivenza e della pace.