Il Telegraph promuove il governo Meloni: ha evitato lo sbarco di 200mila migranti in Italia

2 Gen 2025 19:03 - di Luigi Albano

Il governo Meloni ha bloccato quasi 200.000 migranti dall’attraversare il Mediterraneo verso l’Italia da quando è entrato in carica due anni fa: lo scrive il quotidiano britannico The Telegraph nell’edizione del primo gennaio.

Il quotidiano britannico ha dedicato un lungo reportage sulle politiche adottate del governo di centrodestra nella lotta ai flussi migratori irregolari, bloccandoli tramite gli accordi con Tunisia e Libia, in virtù dei quali “entrambi i Paesi hanno cercato di impedire alle imbarcazioni di migranti di lasciare le loro coste”. Una strategia che funziona al di là delle polemiche strumentali dell’opposizione: “Il numero di richiedenti asilo respinti che sono stati rimandati nei loro paesi d’origine è aumentato del 16 per cento” certifica il Telegraph, riportando le parole pronunciate dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a La Stampa: “Nel 2024 abbiamo ridotto il numero di arrivi irregolari del 60 per cento rispetto all’anno precedente e del 38 per cento rispetto al 2022”. E “questi sono il risultato di politiche mirate, includendo una stretta cooperazione con le forze di polizia dei paesi di origine e di transito, che in due anni hanno portato al blocco della partenza di 192.000 migranti irregolari dalla Libia e dalla Tunisia che speravano di raggiungere le nostre coste”.

Risultati arrivati tramite l’accordo stretto con la Tunisia, nella conclusione del quale il Telegraph riconosce un ruolo di primo piano proprio all’Italia di Giorgia Meloni: “Il suo governo è stato in prima linea in un accordo mediato dall’Unione europea per fornire oltre un miliardo di euro in aiuti finanziari alla Tunisia, tra cui un aiuto per migliorare il controllo dei confini terrestri e marittimi del paese. Da allora, la guardia costiera tunisina ha affermato di aver intercettato decine di migliaia di migranti e rifugiati, impedendo loro di intraprendere la pericolosa traversata in mare verso l’Italia”. Ma nel progetto di Giorgia Meloni rientrano anche altri Paesi africani, con “progetti di aiuto e per migliorare la sicurezza delle frontiere, per contrastare il traffico di migranti”.

E anche per contrastare le morti in mare, che pure sono calate: “Secondo i gruppi tunisini per i diritti umani, nel 2024 circa 700 migranti sono morti nelle acque tunisine, mentre nel 2023 hanno perso la vita più di 1.300 persone”.

Il quotidiano conservatore dedica inoltre un approfondimento agli hotspot in Albania voluti dal governo Meloni: “Il progetto albanese ha attirato l’interesse di altri paesi europei, tra cui la Gran Bretagna, che stanno lottando per prevenire l’immigrazione non autorizzata”.

Continuare su questa strada è l’unica alternativa per non avere più morti in mare: “Un’altra barca di migranti è affondata nel Mediterraneo martedì. Sette persone sono state salvate, ma almeno altre 20 risultano disperse in mare, tra cui cinque donne e tre bambini”. Bloccando clandestini e trafficanti, si possono fermare i flussi criminali che trasportano persone in Europa: “L’anno scorso [il 2024, ndr] 66.000 migranti hanno raggiunto l’Italia via mare. Questo dato si confronta con i 157.000 del 2023 e i 105.000 del 2022”. Un calo non da poco, certificato anche dal Telegraph, e che può fare da modello a Londra, Parigi e ai grandi Paesi Ue.

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