In ricordo di Alberto Giaquinto ucciso il 10 gennaio del ’79. Il Cis di Roma lo commemora (via Etruria 79, ore 18)
In ricordo di Alberto. Oggi in via Etruria 79 alle ore 18 nella Sala Convegni del Cis intitolato al giovane Alberto Giaquinto, colpito a morte nel primo anniversario della strage di Acca Larenzia, si terrà un incontro a cui parteciperanno Antonella Mattei, Maria Carla Cecchin, sorella di Alberto. Francesca Mancia e Cristina Alibrandi. Ne dà notizia il segretario del Cis, Domenico Gramazio.
Non passa anno che il Cis non ricordi il sacrificio del giovane missino ucciso ad appena 17anni. Alberto Giaquinto è morto 46 anni fa vittima di una stagione d’odio nella quale “uccidere un fascista non è reato”. La sua uccisione fu una diretta conseguenza della strage di Acca Larenzia. Alberto infatti stava ricordando insieme alla sua comunità politica i tre ragazzi missini uccisi solo un anno prima. La manifestazione si era svolta a Centocelle e mentre i giovani missini si stavano disperdendo, arrivò una Fiat 128 bianca, con due persone a bordo: una delle due, Alessio Speranza, in servizio alla Digos, scese dall’auto e sparò al giovane Giaquinto che era di spalle, colpendolo in pieno. Giaquinto era insieme al suo amico Massimo Morsello che cercò inutilmente di dargli i primi soccorsi. L’ambulanza arrivò solo 30 minuti dopo, e dopo poche ore Alberto cessava di vivere tra le braccia della madre, come ha ricordato Antonio Pannullo in un bellissimo articolo. Era il 10 gennaio del 1979.
L’incontro al Cis , dunque, sarà l’occasione per una riflessione sulla stagione di odio politico che insanguinò l’Italia e sulle responsabilità – istituzionali, culturali, politiche – che troppo spesso relegarono e brelegano i morti missini a morte di serie B. Un incontro particolarmente toccante al quale parteciperanno persone che l’odio politico e i lutti che ne conseguirono portano cuciti nel cuore come cicatrici difficilmente rimarginabili.