CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

ecr TRUMP

Inauguration day, Ecr in prima fila. Giordano: “Anche a Trump conviene un’Europa più forte”

Politica - di Alice Carrazza - 20 Gennaio 2025 - AGGIORNATO 21 Gennaio 2025 alle 08:42

Nonostante le temperature rigide, Washington vibra di entusiasmo in occasione dell’insediamento di Donald Trump. È un clima febbrile di celebrazione quello che accoglie i Conservatori e riformisti europei, giunti a Washington, come testimoni eccellenti del nuovo corso politico degli Stati Uniti. Dopo giorni di incontri con gli alleati d’oltreoceano, la delegazione europea è pronta a partecipare alla cerimonia inaugurale.

A guidare la missione sono gli esponenti di spicco del partito europeo: dal neo-presidente Mateusz Morawiecki al segretario generale Antonio Giordano, deputato di Fratelli d’Italia, affiancati dai vicepresidenti Carlo Fidanza, la francese Marion Maréchal e il rumeno George Simion. Una delegazione che, con una presenza trasversale, sottolinea la volontà di costruire un solido ponte transatlantico tra la destra europea e il nuovo corso della politica statunitense.

Ecr a Washington: un ponte tra Usa e Europa

La delegazione europea ha partecipato a colloqui con alcune delle figure più influenti del movimento conservatore americano, tra di essi lo speaker della Camera Mike Johnson, Donald Trump Jr., Robert Aderholt e Tom Tiffany. «Giornate intense», le descrive Giordano, ma importanti perché questi incontri stanno «preparando la strada per un cambiamento storico».

Nel frattempo, Marion Maréchal condivide su X una foto che la ritrae con Donald Trump Jr. e gli altri membri Ecr sorridenti e più uniti che mai. Anche George Simion racconta le sue giornate attraverso i social pubblicando un video in compagnia di Steve Bannon, con un messaggio diretto ai socialisti rumeni: «Il socialismo sta per finire nella pattumiera della storia. Il vostro tempo è finito! Elezioni libere e giuste!».

L’Europa dei conservatori non teme Trump

Giordano, intervenuto poi in diretta su Tgcom24, sottolinea l’importanza della presenza del presidente del Consiglio. «Giorgia Meloni – dice il segretario generale di Ecr party – conferma la sua grande capacità di relazione dimostrando di essere un’interlocutrice affidabile e gradita, sia come leader italiana sia come leader riconosciuta in Europa», specificando inoltre: «Trump non ha interesse a indebolire l’Europa, al contrario, può chiederle di essere più forte per fronteggiare minacce globali come Iran, Russia, Cina e Corea del Nord».

Una visione comune per il futuro

L’insediamento di Trump coincide con un momento di trasformazione per i conservatori su entrambe le sponde dell’Atlantico. «Stiamo assistendo alla nascita di un conservatorismo moderno e innovativo», continua Giordano. «Con Meloni, Milei e forse persino Musk, si sta consolidando una nuova generazione di leadership che guarda avanti, senza rinunciare ai valori».

Trump in una cerimonia carica di simbolismo

Il presidente Trump oggi giurerà su due Bibbie, quella di Abraham Lincoln del 1861 e quella che gli regalò sua madre a nove anni, nella maestosa sala sotto la cupola. La cerimonia segna l’inizio di un mandato che promette di essere altrettanto combattivo e visionario quanto il primo. Tra i primi dossier sulla scrivania di Trump, spiccano la politica commerciale, l’immigrazione e una nuova strategia per Medio Oriente e Ucraina.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Alice Carrazza - 20 Gennaio 2025