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Insetti e polvere di larve nel piatto, la sinistra Ue dà l’ok. Ecr: attacco a salute e imprese. Se li mangino loro
Il riassunto delle puntate precedenti di quello che rischia di rivelarsi come un vero film dell’orrore in procinto di rispuntare nei nostri piatti e dalle dispense delle nostre cucine, lo riassumono esaustivamente Silvia Sardone, europarlamentare della Lega, e Paolo Inselvini, eurodeputato di Fratelli d’Italia-Ecr e componente sostituto della Commissione Envi. Con la prima che nelle scorse ore ha denunciato: «Nella commissione per l’Ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, la maggioranza del Parlamento Europeo ha clamorosamente votato a favore degli insetti a tavola, respingendo un’obiezione presentata dal centrodestra e sostenuta anche dalla Lega e dai Patrioti per l’Europa, facendo sì che larve delle tarme gialle (tenebrio molitor) vengano considerate come “novel food” dall’Ue».
Insetti e larve in tavola, Sardone: la sinistra Ue li vota e li vuole? Se li mangino loro…
Aggiungendo subito dopo: «Ancora una volta – prosegue la Sardone – la sinistra antepone gli interessi delle multinazionali a quelli dei consumatori e alla sicurezza alimentare: e stupisce che anche eurodeputati italiani, a cominciare dal presidente Antonio Decaro, che dovrebbero essere in prima linea per la tutela del Made in Italy, possano tollerare e sostenere questa deriva. L’Ue vuole gli insetti a tavola? Se li mangino loro», ha quindi concluso Sardone.
Inselvini: polvere di larve e insetti nel piatto sono un insulto a chi fatica per il nostro cibo
«La maggioranza della Commissione Sanità e Ambiente del Parlamento Europeo ha deciso di macchiarsi dell’ennesimo scempio ideologico», ha rimarcato poi in una nota Paolo Inselvini, eurodeputato di Fratelli d’Italia-ECR e componente sostituto della Commissione Envi. Proseguendo: «Per pochi voti, sono riusciti a rigettare un’obiezione contraria all’immissione sul mercato della polvere di larve intere di verme giallo della farina. L’introduzione della polvere di larve sulle nostre tavole rappresenta un attacco alla nostra cultura. Alla nostra salute. E anche alla nostra sovranità alimentare».
«Un attacco alla nostra salute, alla nostra cultura, alla nostra sovranità alimentare»
E ancora. «Accettare di mangiare larve e insetti rappresenta un’offesa nei confronti dei nostri agricoltori, che ogni giorno faticano per consegnarci cibo sano e per permetterci di mangiare secondo la dieta mediterranea, la più sana secondo anche la scienza», ha proseguito quindi a stretto giro Inselvini.
Sottolineando poi che «la stessa Efsa ha raccomandato ulteriori studi sull’allergenicità. E ha sottolineato discrepanze nei dati relativi al contenuto di vitamina D3. Infatti, l’introduzione di questo prodotto, privo di adeguate garanzie, espone i cittadini a rischi non calcolati e mina la possibilità di scelte alimentari consapevoli. E se abbiamo bisogno di più cibo, come affermato da alcuni colleghi nel dibattito, dobbiamo semplicemente permettere ai nostri agricoltori e ai nostri allevatori di poter produrre di più».
Anche Confeuro insorge: no a insetti nel piatto
E non è ancora tutto. Già, perché la levata di scudi cominciata subito dopo il voto europeo di ieri, è proseguita anche oggi. In trincea accanto a quanti già citati, anche Confeuro la Confederazione degli agricoltori europei e del mondo, che attraverso le parole del suo presidente nazionale, Andrea Tiso, ha a sua volta espresso «fermo dissenso in merito alla decisione della Commissione Envi del Parlamento Europeo di autorizzare la commercializzazione della polvere trattata con raggi UV di larve intere di Tenebrio molitor (verme della farina giallo) come “nuovo alimento” destinato al consumo umano».
«Le larve sono cibo spazzatura»
Rimarcando con nettezza: «Questa decisione, che di fatto va in direzione dell’ingresso di insetti nel nostro regime alimentare, rappresenta per Confeuro una vera e propria insensatezza e una grande illogicità. Il nostro Paese, come l’intera Ue, infatti, ha tradizioni culinarie che affondano le radici in secoli di storia, ed è inaccettabile che decisioni che riguardano la sicurezza alimentare siano prese senza tenere conto dell’inadeguatezza di questi nuovi cibi».
Un danno per la salute e le filiere agricole tradizionali
«Dunque – spiega ancora il numero uno di Confeuro – non possiamo permettere che gli alimenti a base di insetti diventino una normale voce della nostra alimentazione, anche per il danno che comporterebbero alle filiere agricole tradizionali, penalizzando l’agricoltura sostenibile e le nostre produzioni di qualità, su cui invece la Ue dovrebbe puntare. Inoltre, la commercializzazione di questi nuovi cibi non terrebbe in debita considerazione il malcontento crescente dei consumatori d’Europa, che non vengono sufficientemente informati né coinvolti in un dibattito pubblico serio sulle implicazioni di tali decisioni».
Insetti e larve nel piatto non sono la risposta alle sfide alimentari globali, anzi…
«Gli insetti – conclude Tiso – non possono essere considerati una soluzione alle sfide alimentari globali, bensì una retrocessione rispetto a un percorso che invece dovrebbe implementare la ricerca e promuovere l’agricoltura sana e sostenibile. Il parlamento Ue faccia un passo indietro».