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Liberate le 4 soldatesse israeliane: l’abbraccio con i genitori dopo 477 giorni di prigionia (video)

Liberate le 4 soldatesse israeliane: l’abbraccio con i genitori dopo 477 giorni di prigionia (video)

Esteri - di Alessandra Parisi - 25 Gennaio 2025 - AGGIORNATO 26 Gennaio 2025 alle 10:26

Liberate questa mattina dopo 477 giorni di prigionia le quattro soldatesse israeliane tenute in ostaggio dal 7 ottobre. È il secondo scambio previsto dall’accordo di cessate il fuoco con Hamas entrato in vigore domenica scorsa. Karina Ariev, Daniella Gilboa, Naama Levy e Liri Albag sono tornate finalmente in Israele, come mostrano le immagini trasmesse dalle tv. Le quattro hanno potuto riabbracciare  i loro genitori nella base militare di Reem. Lo riferiscono i notiziari israeliani. Nelle immagini trasmesse dalle televisioni sembrano in buone condizioni.

Liberate le quattro soldatesse israeliane in ostaggio dal 7 ottobre

Cinque suv senza insegne sono arrivati ​​in una piazza di Gaza City per la consegna, nei veicoli le soldatesse che sono state consegnati alla Croce Rossa e poi alle truppe dell’Idf nella striscia di Gaza. Circondate da miliziani armati, sono salite sul palco allestito dai terroristi tenendosi per mano, sorridono e fanno il segno della vittoria. Cinica la regia del rilascio, sottolineano dall’Idf, con le giovani israeliane costrette a tenere in mano la busta regalo consegnata loro come “souvenir” da Hamas. “Hamas è un gruppo terroristico omicida. Nelle ultime ore ha dimostrato la sua crudeltà organizzando una cerimonia cinica”, ha detto il portavoce delle Forze di difesa israeliane Daniel Hagari. “Ha presentato una falsa rappresentazione del trattamento e della cura degli ostaggi. Mentre in realtà sta crudelmente trattenendo civili innocenti da 477 giorni”.

Chi sono le 4 donne rilasciate da Hamas

Tra  le quattro soldatesse c’è Karina Ariev, 19 anni. Nata a Gerusalemme, era apparsa a luglio in un video di propaganda di Hamas in cui implorava il governo di Benjamin Netanyahu di ”fermare la guerra”. Seduta accanto a lei, nello stesso video, compariva anche Daniella Gilboa, 20 anni, anche lei rilasciata oggi. Gilboa ha raccontato di essere stata rapita mentre si trovava sul suo letto. La terza soldatessa è Liri Albag, 19 anni. In occasione della ripresa dei negoziati a Doha, era apparsa in un altro video in cui raccontava di essere in ostaggio da 450 giorni. ”Cosa fareste se qui ci fosse un vostro familiare?”, aveva detto Albag, che appariva “irriconoscibile” nel filmato. L’ultima soldatessa è, infine, Naama Levy, 21 anni. Tristemente immortalata nei filmati del 7 ottobre mentre, ferita, indossava dei pantaloni insanguinati e aveva le mani legate dietro la schiena. Levy era stata trascinata su una jeep e trasportata nella Striscia. Secondo il padre, sarebbe stata tenuta lontana dalle altre ragazze in un tunnel a Gaza.

Idf: la missione non è conclusa

La missione per riportare a casa tutti gli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023 “non è conclusa”. Lo ha dichiarato in conferenza stampa il portavoce dell’Israel Defense Forces, Daniel Hagari, invitando Hamas a “rispettare gli accordi”. “Continueremo a essere schierati, la nostra missione non sarà conclusa finchè nessun ostaggio non sarà tornato nella propria casa”, ha detto. Il portavoce ha poi riferito di non aver ancora ricevuto da Hamas la lista degli ostaggi da scambiare nel prossimo scambio.

Hamas pubblica la lista dei 200 prigionieri da rilasciare

Intanto Hamas ha pubblicato la lista di 200 prigionieri palestinesi destinati a essere rilasciati da Israele oggi in cambio delle quattro soldatesse. Lo riporta il Guardian, aggiungendo che i 200 prigionieri includono detenuti di lunga data. E altri con lunghe condanne. Hamas afferma in una dichiarazione che 70 dei 200 detenuti palestinesi che saranno liberati oggi da Israele saranno portati fuori da Gaza e dalla Cisgiordania. Israele prevede che i palestinesi condannati per l’omicidio di israeliani saranno esiliati in via definitiva. E non gli sarà consentito tornare in Cisgiordania o a Gaza. Un funzionario palestinese, citato da Reuters online, ha detto che alcuni dei prigionieri liberati saranno rilasciati in Egitto. Alcuni di loro resteranno in Egitto mentre altri potrebbero andare in Algeria, Qatar o Turchia. È probabile che includano militanti condannati per attacchi mortali in Israele che hanno ucciso decine di persone.

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di Alessandra Parisi - 25 Gennaio 2025