Massimo Giannini va in confusione nel delirio anti-Musk: “Boicottatelo”. Ma lo scrive su X

11 Gen 2025 13:13 - di Valter Delle Donne

Giannini al Massimo: della comicità involontaria. L’ex direttore de La Stampa, tornato a Repubblica come opinionista di punta, fresco reduce dal flop del suo gruppo WhatsApp Bella Chat, riserva il primo articolo dell’anno al nuovo nemico pubblico numero uno dei giornalisti alla moda: Elon Musk.

Lo fa all’interno del Venerdì di Repubblica, lanciando un appello tanto velleitario quanto scontato: boicottate la piattaforma X per boicottare il miliardario “amico della Meloni”. Il titolo è emblematico: “I buoni propositi del 2025? Tra gli altri ricordarsi di boicottare Musk”.

L’ironia di Francesca Totolo sull’appello di Giannini su X: genio assoluto

Una proposta che si inserisce nell’antico filone post-sessantottino dei compagni che chiedevano di boicottare la Coca-Cola, poi il McDonalds e, in tempi recenti, addirittura le aziende di Berlusconi. Ricordate i Bo.Bi? “Boicottate il Biscione”, che prevedevano, tra le tante forme di opposizione al leader di Forza Italia, quella di non fare più la spesa alla Standa?

Giannini rispolvera l’Eskimo e cavalca il mood di quelle campagne, tutte accomunate dal fallimento matematico, invitando quindi ad abbandonare X per trasmigrare su altre piattaforme social. Ma l’aspetto più surreale della protesta è che nel suo delirio anti-Musk l’editorialista di Repubblica posta l’invito anche dal suo account X, con tanto di condivisione. Un paradosso che ha scatenato numerose ironiche reazioni social, a cominciare dalla giornalista Francesca Totolo, che così commenta l’intenzione di Giannini di boicottare Musk. “E dove lo scrive Giannini? Su X. Un genio assoluto”.

Piccolo promemoria: Threads, l’anti X, è diventata (anche) di Elkann

“Forse abbiamo un problema – commenta un follower di Giannini –  l’editore di Repubblica è entrato nel CDA di Meta proprio nel momento in cui il proprietario di Meta si accodava a Musk, dichiarando di volerne seguire la scia”. Oppure, il messaggio è leggermente più sottile: traslocare dalla piattaforma di Musk a quella di Threads (l’attuale anti X), che dal gennaio 2025 è anche un po’ di John Elkann, attuale editore di Giannini. Una sorta di spot subliminale. Dalla “pubblicità progresso” a quella progressista, è un attimo.

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