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Medio Oriente, l’Italia in prima linea per gli aiuti umanitari: operazione aerea congiunta con la Giordania
Continua l’impegno dell’Italia, accanto ai partner regionali e internazionali, nella stabilizzazione del quadrante mediorientale e nel sostegno alle sue popolazioni. «Oggi, elicotteri delle Forze Armate italiane e giordane hanno condotto congiuntamente un’operazione aerea che ha consentito di fornire una concreta e fattiva assistenza alla popolazione della Striscia di Gaza mediante il trasporto di ingenti quantitativi di aiuti umanitari», si legge in una nota di palazzo Chigi.
L’impegno dell’Italia per le popolazioni del Medio Oriente
L’operazione è stata «un’attività complementare con l’azione portata avanti attraverso Food for Gaza, meccanismo attivato dalla Farnesina con il quale sono già stati portate nella Striscia oltre 100 tonnellate di aiuti alimentari e sanitari».
Nei prossimi giorni arriveranno al Porto di Ashdod 15 camion donati al Programma Alimentare Mondiale e altre 15 tonnellate di aiuti. Un’iniziativa che si aggiunge a quella portata avanti sin dall’inizio della guerra dalle Forze Armate italiane a sostegno dei civili di Gaza con l’attività sanitaria condotta in Egitto da nave Vulcano e a favore di bambini palestinesi anche con medici italiani negli ospedali degli Emirati Arabi Uniti.
La missione italiana a Rafah
Ieri il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha annunciato anche che «a breve» un contingente di carabinieri sarà a Rafah, per presidiare il passaggio in entrata e in uscita. Si tratterà di un’impegno portato avanti nell’ambito di una missione europea, che partirà con volo militare italiano da Vicenza, e alla quale partecipano anche Francia e Spagna. «L’Italia è pronta a essere sempre più presente in Medioriente, da un punto di vista politico, ma anche con la presenza dei nostri militari in Palestina, adesso al valico di Rafah, e poi confermando la nostra presenza con l’Unifil in Libano, e con una missione bilaterale di formazione delle forze armate libanese», ha detto Tajani, ricordando anche il programma Food for Gaza e l’impegno per curare in Italia i bambini palestinesi malati di tumore.