“Meloni e Trump come Reagan e Thatcher”: Carafano (Heritage Foundation) manda ai matti la sinistra
![Meloni Thatcher](https://www.secoloditalia.it/files/2025/01/Reagan-640x267.jpg)
Il vicepresidente di Heritage Foundation, think tank repubblicano, James Carafano, è stato accolto nello studio vodcast dell’Adnkronos e ha rilasciato un’intervista a tutto campo. “Le persone un giorno parleranno di Meloni, di Trump, di Milei come oggi parlano di Ronald Reagan, di Margaret Thatcher e di Giovanni Paolo II”. Come queste personalità del passato , così stanno trasformando il loro tempo. Sottolinea come questi leader abbiano “rotto il codice” per capire e rispondere alle esigenze della maggioranza degli elettori, creando una leadership in grado di affrontare le sfide globali, dall’esplorazione spaziale alle crisi demografiche.
James Carafano (Heritage Fondation): “La special relationship non è più con Londra ma con Roma”
“La special relationship non è più con Londra ma con Roma”, afferma James Carafano (Heritage Foundation) che con Paul McCarthy (International Republican Institute) ha parlato dei temi centrali della politica internazionale e delle relazioni transatlantiche. Dalla seconda presidenza Trump al ruolo di Giorgia Meloni, fino alle sfide globali su commercio, sicurezza e leadership economica.
Il ruolo dell’Italia è centrale. E questa rinnovata centralità è opera del premier Meloni: “Meloni e Trump rappresentano una nuova leadership globale, simile a quella di Reagan e Thatcher, che ascolta i bisogni reali degli elettori e li traduce in governance efficace”. Carafano ha elogiato Giorgia Meloni per la sua visione strategica, inserendola in un ristretto gruppo di personalità come Modi, Milei e Musk. “L’Italia sta giocando un ruolo centrale nel rafforzare i corridoi economici globali, come il Piano Mattei, la Three Seas Initiative e l’IMEC: fondamentali per generare ricchezza in Europa.”
Paul McCarthy, direttore dell’International Republican Institute, durante lo stesso podcast ha sottolineato il legame sempre più forte tra Roma e Washington, definendolo “ormai superiore al tradizionale rapporto tra Washington e Londra.” Carafano e McCarthy sono a Roma, tra le altre cose, per partecipare a una conferenza in Senato organizzata dai loro think tank, da Farefuturo e dal Comitato Atlantico Italiano: alla quale partecipano il ministro degli Esteri Antonio Tajani, gli ambasciatori Checchia e Zanardi Landi, i senatori Gelmetti, Malan e Terzi, l’eurodeputato Procaccini, oltre a esperti e docenti.
“Meloni faciliterà il dialogo tra Europa e Stati Uniti”
A dispetto dei vaniloqui della sinistra che discettano di una Meloni “isolata”, la realtà è un’altra. “Giorgia Meloni è la persona perfetta per agire da intermediario e facilitare il dialogo tra i leader europei e gli Stati Uniti su come lavorare per garantire la la massima libertà, prosperità e sicurezza alla comunità atlantica; non solo agli Stati Uniti e all’Europa, ma anche ai nostri partner in Africa e America Latina”. Ne è certo James Carafano, consigliere senior del presidente e membro dell’influente think tank di area trumpiana Heritage Foundation. La sinistra è lontana anni luce da una visione geostrategica all’altezza delle sfide contemporanee. Sminuire Meloni è l’unica missione peraltro fallita per tentare di attirare i riflettori del dibattito pubblico.
“Meloni perfetta per mediare tra Usa ed Europa”
Le parole di Carafano sono uno schiaffo per chi parla di una Meloni che facendo gli interessi dell’Italia indebolisce l’Europa. “Non esiste” una figura in grado di sussurrare all’orecchio del nuovo presidente statunitense. “Donald Trump – dice all’Adnkronos – prende le decisioni in maniera autonoma e sarà disposto ad interagire con i leader europei. Inoltre, conosce bene queste questioni. Ma apprezzerà e valorizzerà il coinvolgimento attivo, soprattutto con i leader conservatori: come Meloni, Andrzej Duda, Nigel Farage, Geert Wilders; Liz Truss, Viktor Orban e Santiago Abascal. Con i quali condivide una forte visione per un’Europa migliore”. “Negli anni futuri si parlerà di Giorgia Meloni, Xavier Milei, Elon Musk e Donald Trump come le generazioni precedenti parlavano della leadership trasformativa di Margaret Thatcher, Ronald Reagan e papa Giovanni Paolo II”, pronostica infine il membro della Heritage Foundation.