Meloni in prima fila al giuramento di Trump: “Rafforzeremo il dialogo tra Europa e Stati Uniti”
Giorgia Meloni non è voluta mancare all’inauguration day di Donald Trump, sottolineando quanto sia importante “dare una testimonianza della volontà di continuare e rafforzare” la relazione Italia-Usa. Una “testimonianza” resa plasticamente già di primo mattino, quando insieme alla famiglia Trump, a quella del vice presidente Vance e pochi altri, ha preso parte alla messa di ‘benedizione’ del neo commander in chief alla chiesa episcopale di st John, proprio di fronte alla Casa Bianca.
Quindi il trasferimento alla Rotonda del Campidoglio, a Capitol hill, per il giuramento spostato al chiuso a causa dell’ondata di gelo che ha stretto Washington. Con lei, oltre ai diplomatici, la capo segreteria della premier, Patrizia Scurti in delegazione. Meloni siede sotto lo sguardo della statua di Abramo Lincoln, nei posti riservati ai capi di Stato e di governo invitati da Trump. Una sparuta elite che comprende la presidente del Consiglio (unica leader Ue) e, tra i pochi altri, il presidente argentino Javier Milei, con cui Meloni chiacchiera a lungo inquadrati più volte dalle telecamere di Fox news, che non ha perso una battuta della giornata-evento.
Meloni e Trump: la foto dopo il giuramento
A pochi passi, i ‘big tech Ceo’ che Trump ha voluto come ospiti vip della cerimonia e che l’hanno sostenuto nel suo cammino di ritorno alla sala ovale: Tim Cook, Jeff Bezos, Sandor Picahi, Sam Altman, Mark Zuckenberg e ovviamente Elon Musk. Sui social, è il capo delegazione di FdI-Ecr all’Europarlamento Carlo Fidanza, a Washington con un piccola pattuglia di parlamentari italiani ospiti dei Repubblicani Usa, a dare il senso politico della ‘foto di Capitol hill’ della Meloni: “La nostra presidente è ormai riconosciuta da tutti come l’interlocutrice privilegiata di Trump in Europa”.
Nella sua valutazione del Trump day, Meloni al mattino è più ecumenica: “Penso sia molto, molto importante per una nazione come l’Italia che ha rapporti estremamente solidi con gli Stati Uniti dare una testimonianza della volontà di continuare e se mai rafforzare quella relazione in un tempo nel quale le sfide sono globali e interconnesse”, spiega prima di lasciare l’albergo.
Più tardi su X augura buon lavoro a Trump e assicura: “Sono certa che l’amicizia tra le nostre Nazioni e i valori che ci uniscono continueranno a rafforzare la collaborazione tra Italia e Usa”, per poi sottolineare: “L’Italia sarà sempre impegnata nel consolidare il dialogo tra Stati Uniti ed Europa, quale pilastro essenziale per la stabilità e la crescita delle nostre comunità”.
Le Monde certifica il sorpasso italiano: Meloni nuova amica europea degli Usa
Per il ministro dell’Ue Tommaso Foti, la missione di Meloni a Washington “conferma il ruolo cruciale che, nel prossimo futuro, la nostra Nazione intende giocare nelle relazioni transatlantiche, ponendosi come ponte strategico tra Europa e America”. Mentre Le Monde, quotidiano di riferimento della gauche è costretto a certificare il sorpasso italiano sulla Francia nelle relazioni con Washington. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è “la nuova amica europea” del presidente statunitense Donald Trump, scrive il quotidiano progressista, parlando di “lampanti convergenze ideologiche” tra Meloni e il “tandem” composto da Trump ed Elon Musk.
Il quotidiano francese parla di due “opzioni” per Meloni. La prima consiste nel “difendere gli interessi europei e svolgere un ruolo motore sul continente mentre la Francia e la Germania sono indebolite”, scrive “Le Monde”. La seconda, continua il giornale, riguarda la possibilità di rendere l’Italia “la testa di ponte” di “una internazionale reazionaria e nazionalista”, scrive velenosamente il giornale francese. Secondo “Le Monde”, le “convergenze ideologiche” tra Roma e Washington al momento sembrano essere orientate verso la “seconda ipotesi”.