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Nuova caduta del Papa: immobilizzato il braccio destro. E si riaccendono i rumors sulle dimissioni
Il Papa è caduto di nuovo in casa a Santa Marta. La notizia è trapelata solo dopo diverse ore. «Questa mattina, a causa di una caduta a casa Santa Marta, Papa Francesco ha riportato una contusione all’avambraccio destro, senza fratture. Il braccio è stato immobilizzato come misura cautelativa». Lo rende noto la Sala Stampa Vaticana.
Circa un mese fa, a inizio dicembre, Bergoglio aveva avuto un altro incidente domestico ed era apparso in udienza con un vistoso livido sul collo. Il Vaticano, in quell’occasione, aveva fatto sapere che l’anziano pontefice aveva battuto il mento sul comodino.
Dal 2022 Papa Francesco ha iniziato a fare uso della sedia a rotelle. Tuttavia, a Santa Marta, Bergoglio si muove spesso con il bastone e ama ricevere giornalisti, politici, economisti e potenti della terra. Bergoglio soffre di una patologia invalidante al ginocchio: la gonartrosi, un’artrosi al ginocchio destro.
Sono già uscite le prime foto che ritraggono Papa Francesco dopo la caduta di questa mattina a casa Santa Marta in Vaticano, dove risiede. A diffonderle i media vaticani che lo ritraggono, sorridente e in buona salute ma con il braccio contuso al collo trattenuto da una lunga garza bianca. Malgrado l’incidente all’avambraccio destro, senza però fratture, Francesco non ha mancato di mantenere i suoi impegni mattutini che lo hanno visto incontrare nel suo studio privato la Comunità del Collegio Sacerdotale Argentino di Roma e il leader della Comunità dei Bektashi di Tirana in Albania, Haji Dede Edmond Brahimaj.
Il papa è caduto, è la seconda volta in un mese
Sulla salute di Papa Francesco, caduto in casa in un banale incidente domestico, si vivono le apprensioni che sono inevitabili per un anziano che, nel 2025 compirà 89 anni. Il pontefice ha diversi acciacchi, dovuti soprattutto all’età. In particolare, a 21 anni, quando viveva in Argentina, Jorge Mario Bergoglio ha subito l’asportazione del lobo superiore del polmone destro a causa di tre cisti. Era il 1957 e il papa ricorda bene quell’evento. Ha raccontato: «Quando mi sono ripreso dall’anestesia, il dolore che sentivo era molto intenso. Non è che non fossi preoccupato, ma ho sempre avuto la convinzione che sarei guarito». E ancora: «Non ho mai sentito alcuna limitazione nelle mie attività».
Inoltre, da alcuni anni il pontefice ha un problema a un ginocchio che lo obbliga a usare bastone e sedia a rotelle per muoversi. Come pure hanno tenuto banco anche in occasione del Giubileo la sciatalgia che lo affligge da tempo. Una situazione che compromette la sua possibilità di camminare e inginocchiarsi.
Tornano a tenere banco i rumors sulle dimissioni
Ogni allerta sulla salute di Bergoglio evoca la parola dimissioni, che da Benedetto XVI in poi non è più tabù in Vaticano.
“Io ho già firmato la mia rinuncia”, ha risposto Bergoglio tre anni fa in un’intervista a una testata giornalistica spagnola. Non si tratta di un’iniziativa recente, ma risale ai primi mesi del pontificato, “era quando Tarcisio Bertone era segretario di Stato”, ha spiegato: il salesiano andò in pensione lo stesso anno del Conclave, nel 2013, succeduto dall’attuale segretario di Stato, Pietro Parolin. “Ho firmato la rinuncia e gli ho detto: “In caso di impedimento medico o che so io, ecco la mia rinuncia. Ce l’hai”. Non so a chi l’abbia data Bertone”, ha proseguito Francesco: “Ora forse – ha aggiunto con una punta di ironia – qualcuno andrà a chiedere a Bertone: “Dammi quella lettera…”.