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Ostaggi, indecente show di Hamas: liberati tra spintoni e miliziani a viso coperto. Netanyahu: un orrore (video)
Nuovo rilascio di ostaggi israeliani oggi da parte di Hamas secondo quanto previsto dall’accordo per il cessate il fuoco a Gaza entrato in vigore il 19 gennaio scorso. In cambio Israele libererà 110 prigionieri palestinesi, tra cui 30 minorenni. E nuovo show di Hamas, come sabato scorso per il rilascio delle quattro soldatesse israeliane. Tre punti di incontro scelti per il rilascio degli ostaggi (in tutto 8), uno a Khan Yunis, vicino alla casa di Sinwar, il defunto leader di Hamas, a Khan Yunis, a Beit Lahia e a Jabalia. Qui, come si vede dalle immagini trasmesse dalle televisioni arabe, si sono radunati terroristi armati e a volto coperto e civili.
Rilasciati da Hamas altri 8 ostaggi tra calca e terroristi a volto coperto
La prima a essere rilasciata, dopo 482 giorni di prigionia è la soldatessa Agam Berger, 29 anni, che nella base di Reem ha potuto riabbracciare i genitori. Prima della consegna alla Croce Rossa, la donna, rapita il 7 ottobre dalla base militare di Nahal Oz, è stata condotta sul palco allestito da Hamas. Un rilascio-spettacolo che ha suscitato l’ira di Nethanyahu e la durssima reazione di Israele. Sul palco, la Croce Rossa ha firmato un documento della consegna. Agam, vestita con un completo verde oliva, che dovrebbe ricordare un’uniforme militare, ha tenuto in mano il certificato incorniciato che le è stato consegnato dai terroristi sotto le telecamere dei miliziani. Circondata da uomini di Hamas armati e con il volto coperto, la giovane ha salutato con un gesto della mano la folla prima di essere accompagnata al mezzo della Croce Rossa venuta a prelevarla. Il luogo della consegna, come si vede nelle immagini trasmesse dalle tv arabe, è uno spiazzo sterrato in mezzo a edifici in macerie, dove la distruzione provocata dai bombardamenti è totale. Nessuna casa è rimasta in piedi. Bandierine palestinesi sono ovunque.
L’abbraccio con i genitori di Agam Berger dopo 482 giorni di prigionia
“Grazie a Dio siamo arrivati a questo momento e la nostra eroina Agam è tornata da noi dopo 482 giorni in mano al nemico. Nostra figlia è forte e coraggiosa”. Così la famiglia della giovane israeliana. “Vogliamo ringraziare le forze di sicurezza e tutto il popolo di Israele per il loro sostegno e le loro preghiere. Ora Agam e la nostra famiglia possono iniziare il processo di guarigione, ma il recupero non sarà completo finché tutti gli ostaggi non torneranno a casa”.
Il triste show voluto da Hamas vicino all’abitazione di Sinwar
Rilasciati anche altri sette ostaggi, i primi nel Sud della striscia di Gaza: oltre ai civili Arbel Yehoud, Gadi Mozes anche cinque cittadini thailandesi ( Thenna Pongsak, Sathian Suwannakham, Sriaoun Watchara, Seathao Bannawat e Rumnao Surasak), dopo essere stati trattenuti per più di un anno in ostaggio nella Striscia di Gaza. “I sette – si legge in un post su X di dell’esercito israeliano – vengono accompagnati dalle Idf e dagli agenti dell’intelligence per rientrare in territorio israeliano, dove verranno sottoposti ai primi controlli medici”. Per loro, a quanto si apprende, nessun palco allestito a causa dell’enorme folla di palestinesi venuti per salutare la resistenza palestinese e per assistere alla cerimonia. Lo ha riferisce al Jazeera, parlando del rilascio degli ostaggi a Khan Younis, vicino all’abitazione del defunto leader di Hamas Yahya Sinwar. L’Idf e lo Shin Bet riferiscono che Arbel Yehud e Gadi Moses si incontreranno con le loro famiglie, e i cinque thailandesi si incontreranno al punto di accoglienza con i funzionari del governo di Bangkok.
L’ira di Netanyahu: scene scioccanti e crudeli
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha denunciato di aver assistito a “scene scioccanti” durante la liberazione degli ostaggi da Gaza. Le immagini, trasmesse in diretta tv, hanno mostrato per alcuni minuti una degli ostaggi, Arbel Yehoud, avanzare a fatica circondata da una folla di miliziani armati e civili. Immagini che Netanyahu ha denunciato su X. “Questa è un’ulteriore prova dell’incommensurabile crudeltà dell’organizzazione terroristica Hamas”. Israele ha inviato ai mediatori del Qatar un messaggio furibondo per le modalità del rilascio degli ostaggi,, definendo i filmati arrivati dal Khan Younis ‘immagini dell’orrore”. “Chiunque osi fare del male ai nostri ostaggi, se ne assumerà la responsabilità”, ha aggiunto Netanyahu.