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Povera Rosy Bindi, si è sentita “umiliata” dalla presenza di Meloni da Trump… (video)
Che impressione, che delirio. Ascoltare Rosy Bindi a Tagadà affermare di essersi sentita “umiliata” dalla presenza del premier Meloni alla cerimonia di insediamento del presidente americano Trump ci ha fatto dubitare del nostro udito. Possibile che una politica navigata come lei si sia accodata al becerume dei sinistri più livorosi biliosi ed invidiosi? Possibile sentirsi “umiliata” – termine forte- dal ruolo che Giorgia Meloni ha consolidato con la sua presenza? Possibile, ancora, che una politica esperta possa esprimersi come una Elly Schlein qualunque, che parla ancora di una Meloni “isolata”? Sì, possibile. Abbiamo riascoltato di nuovo e ha detto proprio questo. Non sarà solo frustrazione?
Delirio e frustrazione di Rosy Bidi
La lettura politologica è ridicola se non fosse offensiva. Il quesito rivolto alla Bindi è stato: “La professoressa Urbinati ieri ha detto ai nostri microfoni che quella della Meloni a Washington è stata una “missione anti europea”. Lei è d’accordo”? Sì temo anch’io che non sia stata una missione europea”. Rosy Bindi come altri a sinistra non si arrendono all’idea che abbiamo un premier particolarmente capace. La sinistra fuori dall’Italia lo ha compreso, quella italiana no. E si illude che Meloni abbia intrapreso una via velleitaria. Bindi afferma che lei si illude di poter negoziare qualche cosa per l’Italia. La verità – sostiene l’ex ministro di vari governi di centrosinistra- è che l’Italia non ha futuro fuori dall’Europa. L’Italia non guadagna se va male la Germania…”. La risposta non è calibrata e il conduttore insiste.
Il delirio di Rosy Bindi: “Io umiliata dalla presenza di Meloni negli Usa”
Lei non crede al ruolo di “cintura” che Meloni può avere tra Europa ed Usa? Imperterrita Bindi risponde no, che non crede e che addirittura “si è sentita umiliata dalla presenza del premier negli Usa. Nessuno si è chiesto come mai è la prima volta che un presidente del Consiglio italiano abbia presenziato a una cerimonia di insediamento?”. Risponde il conduttore correttamente: “Perché Meloni ha un rapporto personale stretto con Trump che intende far valere”. Allora la viperina Bindi butta la palla in tribuna: “Se lei tratta come Italia asseconderebbe il ‘divide et impera’ che vuole Trump e contribuirà ad indebolire l’Europa”. Meloni ha avuto imprimatur da vari osservatori internazionali e probabilmente riuscirà dove altri hanno fallito: lavorare per un’Europa solida e centrale nei rapporti con gli Usa. La Bindi in versione Cassandra non lo crede. Ma ce ne faremo un ragione.
I social di FdI hanno ripreso le parole della Bindi e i commenti al post sono stati severi. Scrive un utente: “Io mi sono sentito umiliato da quello che è successo in questi ultimi dieci anni con la politica di sinistra che non è stata affatto a fianco degli italiani”. Tra l’altro l’Europa la smentisce in tempo reale, con le parole chiara della von der Leyen.
Meloni fa politica e il suo governo è il più saldo d’Europa
Le farneticazioni su una Meloni che vuole indebolire l’Europa hanno raggiunto l’apice dell’assurdo. Meloni fa politica e il governo italiano è il più saldo d’Europa. Dovrebbe chiedersi con chi Trump dovrebbe trattare – a parte la sintonia politica- se non con l’Italia, all ostato attuale delel cose. Certo non dovrà trattare con la Bindi. Ed è questo forse il problema dei sinistri.