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Riapre il valico di Rafah, Crosetto posta la foto dei carabinieri: «Italia in prima fila per la pace»
È attesa a breve la riapertura del valico di Rafah, al confine tra la Striscia di Gaza e l’Egitto, per consentire l’uscita dall’enclave di 50 palestinesi feriti. «Prove di apertura al valico di Rafah. Come accade sempre, quando si iniziano percorsi di stabilizzazione e pace, l’Italia c’è, in prima fila, da protagonista. Spesso attraverso la presenza, il lavoro, il sacrificio, delle donne e degli uomini delle Forze Armate e l’impegno del Ministero della Difesa. In questo caso i Carabinieri. Grazie a loro la speranza di pace diventa percorso di pace», ha scritto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, su X, postando una foto del passaggio di alcuni operatori attraverso il varco, in cui si vede in primo piano un carabiniere. «È questa una misura concreta e immediata per sostenere il recente accordo di cessate il fuoco nella striscia di Gaza», ha spiegato ancora il ministro in un precedente post.
La riapertura del valico di Rafah
La riapertura del valico era attesa inizialmente per domenica. Oggi i quotidiani Jerusalem Post, Times of Israel e il qatarino Al-Araby Al-Jadeed, vicino alle autorità di Doha, hanno riferito che sarebbe stata anticipata, probabilmente già ad oggi. Un funzionario di Hamas ha poi riferito all’Afp, dietro anonimato, che la riapertura avverrà domani, dopo il rilascio da parte di Hamas dei tre ostaggi Ofer Kalderon, Keith Siegel e Yarden Bibas, e la scarcerazione di 90 detenuti palestinesi. «I mediatori – ha detto – hanno informato Hamas che Israele ha approvato l’apertura del valico di Rafah domani, sabato, dopo il completamento del quarto lotto di scambio di prigionieri».
«Le procedure logistiche sono state completate sul lato palestinese per l’apertura del valico di Rafah nelle prossime ore», si leggeva sulla versione online di Al-Araby Al-Jadeed, che ha citato una fonte egiziana. «Alcune delle strutture necessarie sono state costruite come alternativa a quelle distrutte dall’esercito israeliano durante l’operazione militare», ha riferito la fonte, affermando che «gli ufficiali europei sono arrivati al valico di Rafah dal lato palestinese questa mattina per monitorare i lavori», mentre i palestinesi che lavoreranno al valico stanno aspettando «le autorizzazioni» data la presenza dell’esercito israeliano nelle vicinanze.
Il contingente dei carabinieri: Italia in prima fila nella missione Ue
I carabinieri fanno parte di una missione europea per fornire assistenza nei controlli transfrontalieri. Della partenza del contingente, che comprende anche militari spagnoli e francesi, aveva dato annuncio qualche giorno fa il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Consiglio europeo, spiegando che sarebbero partiti tutti su un volo militare italiano da Vicenza. Due giorni fa Crosetto ha dato conto della partenza dei militari, in un post su X pubblicato dal ministero della Difesa, con foto annesse. «Il loro compito – si legge nel post – sarà quello di unirsi a un team internazionale dell’Eurogendfor con l’importante obiettivo di garantire una cornice di sicurezza al personale della missione Eubam (European Union Border Assistance Mission) e fornire assistenza per i controlli frontalieri». «L’obiettivo – ha spiegato ancora Crosetto – è coordinare e facilitare il transito di feriti e malati, garantendo loro aiuto e protezione. Si conferma l’impegno dell’Italia e della Difesa in un’area delicata dove, già dal 2005, opera personale dell’Arma dei Carabinieri. Un’iniziativa che riflette la costante attenzione del nostro Paese nella promozione della stabilità e della solidarietà internazionale. Ai nostri Carabinieri, esemplari per umanità e rispetto, valori che accomunano le Forze Armate, auguro buon lavoro!».
Le operazioni per la consegna del materiale umanitario
Parallelamente a questa operazione prosegue anche l’impegno dell’Italia per la consegna del materiale umanitario alla popolazione palestinese, che un paio di giorni fa ha visto anche l’avvio dell’operazione congiunta con la Giordania “Un ponte per Gaza” (Air bridge for Gaza), con il decollo di 2 elicotteri NH 90 dell’Esercito dalla base aerea “King Abdullah II” di Zarqa. Nei prossimi giorni, secondo quanto annunciato da Tajani, arriveranno inoltre le navi italiane che portano i beni alimentari con i 15 tir del progetto Food for Gaza.