![Roma, rumeno trovato morto davanti all’Ufficio immigrazione. E i sindacati gridano al “razzismo di Stato” Roma, rumeno trovato morto davanti all’Ufficio immigrazione. E i sindacati gridano al “razzismo di Stato”](https://www.secoloditalia.it/files/2025/01/immigrazione.jpg)
Roma, rumeno trovato morto davanti all’Ufficio immigrazione. E i sindacati gridano al “razzismo di Stato”
Un altro dramma, la morte di un immigrato senzatetto accampato per strada davanti all’ufficio immigrazione di Tor Cervara a Roma, che le opposizioni si preparano a strumentalizzare in chiave politica gridando alla vergogna e alla barbarie (“non si può morire per un pezzo di carte”). La denuncia viene dal sindacato Usb migranti. “La scorsa notte una persona richiedente asilo è morta mentre era in fila davanti all’ufficio Stranieri della questura di Roma, in via Patini. Dalle testimonianze dei presenti, pare si trattasse di una persona anziana che si trovava fuori dalla questura per fare richiesta di asilo”, si legge in una nota che attribuisce la morte alla interminabile fila che lo avrebbe sfiancato.
Roma, giovane rumeno trovato morto davanti all’Ufficio immigrazione
Secondo il sindacato l’uomo si sarebbe messo in fila dalle 10, “poiché è prassi della Questura scegliere solo poche persone ogni giorno. Molte persone provano per più giorni a dormire fuori dalla questura, per poter accedere a un diritto che dovrebbe essere di tutti i cittadini stranieri presenti in Italia: avere un documento, per poter vivere dignitosamente!”. Peccato che la versione della Questura smentisca la ricostruzione, la morte è avvenuta per cause naturali, l’uomo non era un richiedente asilo e la presunta interminabile fila è una fake. “Un cittadino rumeno, comunitario, che aveva trovato riparo in un giaciglio di fortuna nei pressi dell’ufficio immigrazione della questura, è stato ritrovato da una terza persona privo di sensi la notte scorsa”. Così la questura di Roma, che aggiunge: “Le forze di polizia e i soccorsi sanitari sono prontamente intervenuti sul posto e ne hanno purtroppo constatato il decesso”.
Sindacati all’attacco: una barbarie, non si può morire per un pezzo di carta
La questura di Roma esprime cordoglio per ”la morte improvvisa del giovane rumeno”, sottolineando che aveva un ordine di allontanamento. “Non aveva motivo quindi di attendere all’esterno dell’ufficio immigrazione in quanto cittadino comunitario a cui era stato notificato un ordine di allontanamento dal territorio nazionale”. Come per altri casi i paladini dell’immigrazione senza se e senza, sempre pronti a processare il governo, si preparano a soffiare sul fuoco e a scatenare la gazzarra. Immancabile scatta la convocazione di piazza. “Basta razzismo di Stato, basta con le inadempienze del governo nei confronti dei lavoratori stranieri. Non è accettabile morire per ottenere un foglio di carta: questa è barbarie! Vogliamo giustizia per il lavoratore morto questa notte!”. L’Usb Migranti invita ”tutti a mobilitarsi, per la dignità di tutti i lavoratori stranieri ed i richiedenti asilo che vivono nel nostro Paese” domani alle 16 in Via Nazionale, ”di fronte al Palazzo delle Esposizioni”.
Accertamenti per capire i motivi dell’accampamento
A dare l’allarme sono state altre persone che si trovavano all’esterno dell’edificio. Nonostante i soccorsi il ragazzo è morto. Non si esclude che il decesso tuttavia risalga alla nottata precedente. Sono in corso accertamenti per capire per quale motivo si fosse accampato fuori dall’Ufficio immigrazione e se fosse conosciuto da altre persone che si trovavano in via Patini per lo stesso motivo.