Si avvicina il vertice tra Trump e Putin, dagli Usa la conferma. La Svizzera s’è candidata ad ospitarlo
“Sono in corso” i preparativi per organizzare un incontro tra il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin. Lo ha confermato il consigliere per la Sicurezza nazionale designato dal prossimo inquilino della Casa Bianca, Mike Waltz su ABC. “Beh, i preparativi sono in corso“, ha detto Waltz quando gli è stato chiesto dell’eventuale incontro tra i due presidenti. Ma quando? E dove?
Il vertice tra Trump e Putin
La Svizzera sarebbe pronta a ospitare il vertice in programma fra Donald Trump e Vladimir Putin sul conflitto in Ucraina, dopo aver già ospitato lo scorso giugno a Burgenstock la conferenza di pace chiesta dall’Ucraina, alla quale parteciparono delegazioni di 101 Paesi senza la Russia, che non fu invitata. Lo scrive l’agenzia russa Tass, che cita il giornale svizzero Le Temps. “Dopo il vertice di Burgenstock, l’Ucraina, la Russia e gli Stati Uniti sono stati regolarmente informati della nostra disponibilità a sostenere qualsiasi sforzo diplomatico per la soluzione della pace”, scrive il quotidiano svizzero citando Nicolas Bideau, portavoce del Ministero degli Esteri di Berna, aggiungendo che le autorità elvetiche, oltre a mettere a disposizione il loro territorio, non svolgeranno alcun ruolo nell’iniziativa. Secondo Le Temps, la Svizzera è solo uno dei Paesi della lista pronti a ospitare l’incontro tra i leader russi e statunitensi. Due giorni fa, il presidente eletto americano ha annunciato che sono in corso i preparativi per un incontro con il presidente russo per mettere fine alla guerra ucraina. Il portavoce del Cremlino, Dimitry Peskov, ha poi dichiarato che il presidente russo è pronto a incontrare Trump senza alcuna precondizione.
Il parere favorevole di Schulz
Sull’Ucraina “naturalmente, ad un certo punto ci sarà il tempo per discussioni vere” e a questo proposito “non è una brutta notizia che anche i presidenti americano e russo vogliano incontrarsi”, ha affermato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in un’intervista all’Ard. Secondo Scholz l’obiettivo finale deve essere quello di “trovare una via d’uscita da questa guerra che non sia una pace imposta”.