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Sinner supremo, i rosiconi della Build, Kyrgios e Nole muti all’improvviso. E Panatta: tornate tutti a scuola

Cronaca - di Lara Rastellino - 27 Gennaio 2025 - AGGIORNATO 27 Gennaio 2025 alle 19:39

Sinner supremo: vince su tutto e contro tutti (e con buona pace di Nick Kyrgios, guarda caso ammutolito da ieri e sparito dai radar social da più di 24 ore)… E non ci riferiamo chiaramente sollo alla strepitosa conquista fresca fresca di ieri del terzo titolo in uno slam, e secondo consecutivo sui campi di cemento dell’Australian Open, ma all’affermazione internazionale di un fuoriclasse italiano che sta facendo parlare di sé tutto il mondo. Di un uno strepitoso sportivo che prima di tutto è un ragazzo di eccezionale spessore umano, che come ha ribadito una volta di più la premier Meloni nelle scorse ore, è «un motivo di grande orgoglio per l’Italia».

Sinner supremo, vince contro tutti e su tutto: e Kyrgios resta senza parole…

Sì, perché oltre quel sinistro a due mani, quei siluri di dritto, quel servizio spiazzante e quei passanti imprendibili, il 23enne altoatesino si dimostra e si conferma, ad ogni occasione agonistica o pubblica che dir si voglia, un campione di eleganza, garbo e, soprattutto, resilienza. Sì resilienza: rispetto all’accanimento dei tribunali sportivi internazionali. Alla pervicace insistenza di detrattori e seminatori di odio e falsità. Alla ostinata ostilità di colleghi (o sedicenti tali) alla Nick Kyrgios, spalleggiati dagli ami-nemici di sempre stile Nole Djokovic o, a tratti, Calros Alacaraz, che, a fasi alterne, si cimentano in improbabili dichiarazioni e commenti tesi a solleticare inesistenti dubbi in merito alla vicenda Clostebol, all’attacco di una integrità morale e correttezza sportiva che nel caso di Sinner sono una realtà inalienabile.

La lezione di tennis e di stile di Sinner con Zverev ammutolisce Kyrgios e mortifica il Djoker

Come dimostrato in una ennesima occasione appena ieri, a finale appena terminata, quando a bordo campo anziché raccogliere plauso e entusiasmo della folla sugli spalti di Melbourne, il trionfatore dell’Australian Open 2025 si dedicava a consolare il rivale appena battuto, Sasha Zverev, in preda a delusione e lacrime, con le successive immagini della premiazione ufficiale monopolizzate dall’abbraccio tra i due campioni, che ai microfoni e alle telecamere di mezzo mondo non hanno lesinato parole di supporto e di apprezzamento reciproco.

Contro Sinner il velenoso attacco della Build, il solito rancoroso Kyrgios, il sibillino Nole

Con buona pace della irriverente e velonosa Bild e di quel manipolo di meschini rosiconi alla Kyrgios che, non a caso, improvvisamente – e non proprio troppo misteriosamente – tace da oltre 24 ore… A loro, a Djokovic – che aveva preannunciato di tifare per Zverev nella finale di Melbourne, e che a risultato acclarato, ha riservato un commento social quasi in esclusiva al numero 2 del mondo, relegando un emoticon al trionfatore dell’Australian Open) –; così come a tutti i “cari” gufi anti-Sinner, non ci resta che dire: Continuate a tifare per gli avversari di Jannik, che porta bene!

Ma la stampa internazionale, da Francia, Spagna e Inghilterra, incorona Jannik

Per fortuna poi, se per i “rosiconi” della BildJannik Sinner è un dopato che non avrebbe dovuto vincere gli ultimi Australian Open, a dispetto dell’idolo locale Alexander Zverev. Se per il rancoroso Kyrgios e il sibillino Nole il vincitore morale è il tedesco eterno secondo, al momento, la reazione dell’altra stampa straniera è tutta a favore del 23enne pusterese. Come dimostrano oggi, dai francesi dell’Equipe, che titolano con un sonoro «Sinner intoccabile». Passando per lo spagnolo El Pais, secondo cui il tennis attuale è pienamente nelle mani dell’altoatesino. E fino all’inglese The Guardian, che rilancia sulla superiorità di Jannik nell’atto conclusivo in Australia: «Un Sinner supremo annienta le speranze di Zverev di vincere il titolo».

E Panatta rispedisce tutti a scuola: “I suoi avversari e rivali facciano tutti un passo indietro”

Del resto, come ha rimarcato sempre in Inghilterra, ma stavolta dalle colonne del Times, la stampa britannica, riprendendo le parole dello stesso Sinner:«Se fosse colpevole di doping, non giocherebbe così»… Per concludere la carrellata, infine, non possiamo non menzionare il nostro grande Adriano Panatta che, sul delfino azzurro dalle pagine del Corriere della sera, ha autorevolmente sentenziato: «Se tutti pensano di poter affrontare Sinner con un tennis simile al suo, bene, stanno perdendo tempo. Devono fare un passo indietro, magari anche due, e tornare a scuola, imparare a fare altre cose, nuove cose, e mandare a memoria strategie diverse».

Mentre su Zverev: «Sinner, più che batterlo l’ha rintronato»

Concludendo: «Ne ha bisogno perfino Alcaraz, che se è vero che è in possesso della necessaria varietà dei colpi, non ha ancora messo a punto la continuità che serve per misurarsi con un numero uno come il nostro. Zverev, in tutto questo, era la punta di diamante di un’intera categoria di tennisti. L’ultimo da scatenare contro Sinner, e Jannik più che batterlo l’ha rintronato»… Intanto però, tra un commento e un post, un’osanna e una stilettata al vetriolo dei soliti odiatori, dalla cronaca sportiva si viene a sapere che vedere nuovamente all’opera il nostro campionissimo azzurro dovremo aspettare il dopo Rotterdam.

Jannik non giocherà a Rotterdam: l’annuncio, con rammarico, dell’organizzazione del torneo

Jannik Sinner, infatti, non difenderà il suo titolo durante il torneo che inizierà sabato prossimo. «Il campione dell’Australian Open è giunto alla conclusione che non si sarà ripreso a sufficienza dopo i suoi sforzi Down Under per avere un’altra possibilità di vincere il titolo a Rotterdam». Lo annunciato, con sommo rammarico, l’organizzazione del torneo olandese dal proprio sito.

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di Lara Rastellino - 27 Gennaio 2025