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Sondaggio Mentana, l’opposizione in trincea non sfonda: FdI sfiora il 30%, il Pd s’affanna ma non decolla

Politica - di Ginevra Sorrentino - 28 Gennaio 2025 - AGGIORNATO 29 Gennaio 2025 alle 16:47

L’ultimo sondaggio Swg realizzato per il TgLa7 del direttore Mentana fotografa inequivocabilmente una situazione che di settimana in settimana appare inscalfibile: Fratelli d’Italia mette il turbo e volando in vetta ai partiti sfiora il 30%, guadagnando in sette giorni lo 0,2 per cento e attestandosi al 29,7. Saldamente sul primo gradino del podio, il partito della premier Meloni non solo si conferma irremovibile al vertice dei consensi e della fiducia degli elettori, ma guadagna terreno percentuale nonostante l’opposizione ce la metta tutta per polemizzare, attaccando frontalmente l’operato dell’esecutivo. Stavolta, puntando nell’ultima settimana sul rinvio a giudizio del ministro Santanchè. Sul caso Almasri. E sulla protesta dei magistrati contro il guardasigilli Nordio. Grimaldelli di un’arrembaggio targato centrosinistra che non fa presa e non attecchisce sul favore tributato al partito della maggioranza di governo che, bando alle ciance, continua costantemente a crescere.

Sondaggio Swg per Mentana: FdI vola e sfiora il 30%, il Pd arranca alle spalle

Una matematica percentuale, quella asseverata dal sondaggio Swg per Mentana che non lascia margini di manovra al Pd, nonostante le oscillazioni dell’elettorato dem registrino una leggera crescita pari allo 0,4%. Ma non basta. Anche cambiando l’ordine dei fattori, il prodotto non modifica il risultato: e il risultato, anche questa settimana, segnala il partito di Elly Schlein indietro, nonostante il passaggio dal 22,4 al 22,8%. Il verdetto che stigmatizza in 7 punti di distanza la netta linea di separazione che distanzia i dem da FdI. Niente di nuovo dal fronte pentastellato da dove, ancora una volta, le truppe capitanate da Giuseppe Conte continuano a perdere consensi e punti conteggiati in un -0,2% che li inchioda all’11,4%. Lieve flessione poi per Forza Italia di Antonio Tajani e per la Lega di Matteo Salvini, che al netto di un decimale in meno si attestano rispettivamente al 9,1 e all’8,4 per cento.

Chi scende e chi sale tra i fanalini di coda

E se a sinistra del centrosinistra l’alleanza Verdi e sinistra rosicchia un +0,1 e arriva al 6,5%, più spostato verso il centro dem Renzi con Italia Viva si porta al 2,8 per cento. Mentre Azione di Carlo Calenda, che perde lo 0,2 in sette giorni, cala al 3,2%. Giù dello 0,2, anche +Europa di Riccardo Magi, che scende al 2%. E ancora: Noi Moderati di Maurizio Lupi è all’1,3% (+0,2), mentre le altre liste raggiungono un totale di 2,8 (-0,2). Al 34%, in aumento dell’1%, la porzione di elettori che sul diagramma a torta del sondaggio raffigura la fetta degli interpellati dall’indagine che non si esprime.

 

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di Ginevra Sorrentino - 28 Gennaio 2025