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Tiktok vietato negli Usa: la Corte Suprema conferma il bando. L’altolà di Trump: “Decido io”

Politica - di Federica Parbuoni - 17 Gennaio 2025 - AGGIORNATO 18 Gennaio 2025 alle 12:59

La Corte Suprema degli Usa ha confermato, all’unanimità, la legge che mette al bando Tiktok, a meno che non venga venduto, a partire dal 19 gennaio, respingendo il ricorso presentato dalla società ByteDance in nome della libertà d’espressione. La legge era stata firmata da Joe Biden lo scorso aprile, ma la Casa Bianca ha rimandato all’amministrazione Trump la decisione, facendo prefigurare un intervento per sospendere la legge in attesa dell’insediamento del nuovo inquilino, che entrerà ufficialmente in carica il 20 gennaio. Lo stesso presidente eletto ha rivendicato per sé l’ultima parola, sul caso che è stato anche tra gli argomenti del colloquio che ha avuto con il presidente cinese Xi Jinping.

Trump: «Sarò io a prendere la decisione finale»

«Alla fine dipende da me, vedrete quello che farò», ha detto il presidente eletto alla Cnn, ribadendo di voler «salvare» la popolare piattaforma. Trump non è entrato nel merito dei provvedimenti che potrebbe adottare, ma ha ribadito che «il Congresso ha dato a me la decisione e io prenderò la decisione», spiegando che anche sulla questione il colloquio con Xi è stato «ottimo».

Libertà d’espressione e sicurezza nazionale: i principi in gioco dietro al caso Tiktok negli Usa

La Corte Suprema, confermando il bando della piattaforma, ha riconosciuto che per 170 milioni di americani TikTok rappresenta «un distintivo e ampio mezzo di espressione, che costituisce una risorsa per la comunità», ma ha rilevato come il Congresso si sia concentrato sui timori relativi alla sicurezza nazionale. «Il Congresso ha determinato che la vendita è necessaria per affrontare le ben giustificate preoccupazioni di sicurezza nazionale riguardo alle pratiche di raccolta di dati da parte di TikTok e le relazioni con un avversario straniero», si legge nella sentenza che ha escluso che la legge firma da Biden violi il primo emendamento.

Biden ribadisce la sua posizione, ma riconosce che la decisione spetta a Trump

«L’amministrazione come il resto del Paese ha aspettato la decisione appena presa dalla Corte Suprema su TikTok. Considerata la pura questione tempistica, questa amministrazione riconosce che l’applicazione della legge deve ricadere sulla prossima amministrazione, che si insedia lunedì», è stato il commento della Casa Bianca, affidato alla portavoce, Karine Jean-Pierre. «La posizione del presidente Biden su Tiktok – ha aggiunto – è chiara da mesi, da quando il Congresso ha inviato sulla sua scrivania una legge approvata a stragrande maggioranza: TikTok deve rimanere disponibile agli americani, ma sotto una proprietà americana o di altro tipo che affronti le preoccupazioni di sicurezza nazionale sottolineate dalla legge».

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di Federica Parbuoni - 17 Gennaio 2025