Trump chiama Xi: «Renderemo il mondo più sicuro». La Cina accetta l’invito all’insediamento

17 Gen 2025 17:27 - di Luciana Delli Colli
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Non è chiaro se sia un segnale di volontà di disgelo o un ossequio al vecchio detto “tieni gli amici vicini e i nemici più vicini”, fatto sta che Donald Trump e Xi Jinping si sono parlati al telefono e che la Cina ha accolto l’invito alla cerimonia di insediamento del presidente eletto, che si terrà il 20 gennaio. Non sarà Xi ad andare, ma in rappresentanza di Pechino ci sarà comunque, per la prima volta, un’alta carica dello Stato: il vicepresidente Han Zheng. «Ho appena parlato con il presidente Xi Jinping della Cina, è stato un colloquio molto positivo sia per la Cina che per gli Usa, mi aspetto che risolveremo molti problemi insieme ed inizieremo immediatamente», ha scritto Trump sul suo social, Truth, precisando che «abbiamo discusso su come bilanciare il commercio, di Fentanyl, TikTok e molti altri argomenti». «Io e il presidente faremo tutto il possibile per rendere il mondo un posto più pacifico e sicuro», ha concluso Trump.

Anche Ucraina, Medio Oriente e Taiwan nella telefonata tra Trump e Xi

La notizia della telefonata è stata riferita anche dai media di Stato cinesi e il network Cctv ha precisato che il colloquio è avvenuto «su richiesta» di Trump. Secondo quanto riferito dalla stampa di Pechino, rilanciata anche dai media russi, i due leader avrebbero parlato anche del conflitto ucraino e della crisi israelo-palestinese.  Nel corso del colloquio, sarebbe stata affrontata anche la questione di Taiwan. Xi avrebbe ribadito che «riguarda la sovranità nazionale e l’integrità territoriale della Cina», auspicando che «gli Stati Uniti la tratteranno con grande cautela».

Xi: «Disposti a partire da un nuovo punto di inizio»

«Entrambi attribuiamo grande importanza alle interazioni reciproche ed entrambi speriamo che le relazioni Cina-Usa abbiano un buon inizio durante il nuovo mandato del presidente degli Stati Uniti. Entrambi siamo disposti a promuovere un maggiore progresso nelle relazioni Cina-Usa partendo da un nuovo punto di inizio», ha detto Xi, aggiungendo, secondo quanto riferito da Cctv, che Cina e Usa condividono «ampi interessi comuni e un ampio spazio di cooperazione, possono essere partner e amici». Si tratta di «due grandi Paesi», che stanno «perseguendo i rispettivi sogni e si impegnano a consentire ai rispettivi popoli di vivere una vita migliore» e «possono diventare partner e amici, contribuire al successo reciproco e promuovere la prosperità condivisa per il bene dei due Paesi e del mondo intero». Il presidente cinese avrebbe inoltre sottolineato di ritenere «naturale che due grandi Paesi con condizioni nazionali diverse abbiano disaccordi. La cosa importante è il rispetto reciproco dei propri interessi fondamentali, delle proprie preoccupazioni principali e la ricerca di una soluzione adeguata».

Pechino accetta l’invito alla cerimonia di insediamento

Anche nel comunicato con cui Pechino ha annunciato la partecipazione del proprio vicepresidente alla cerimonia di insediamento si parla della volontà di lavorare con Washington per rafforzare la cooperazione e perseguire «relazioni tra i due Paesi stabili, sane e sostenibili per trovare il modo giusto in cui i due Paesi possano andare d’accordo tra loro». Secondo il docente di relazioni internazionali dell’università Fudan di Shanghai, Wu Xinbo, interpellato dal Washington Post, la Cina ha voluto «ricambiare il rispetto che Donald Trump ha mostrato al presidente Xi Jinping con il suo invito». «Speriamo che il vice presidente Han inizi con il piede giusto nel dialogo con l’amministrazione Trump», ha aggiunto Wu.

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