Trump s’insedia, “Core ‘ngrato” Conte s’imbosca: una donna crudele ha interrotto la love story…
Politica
- di Luca Maurelli - 20 Gennaio 2025 - AGGIORNATO 20 Gennaio 2025 alle 17:53
Oggi Donald Trump si presenta al mondo, ma uno dei suoi migliori amici, un fan della prima ora, l’unico premier al quale il Tycoon americano si rivolse, per eccesso di affetto, chiamandolo “Giuseppi”, al plurale, come se ne avesse desiderato una moltiplicazione, non ci sarà, né alla cerimonia, né, al momento, nello spirito, sulle agenzie di stampa. Pare che l’ex premier grillino, Conte, sia impegnato a scrivere la mozione per sfiduciare Daniela Santanché, ma sotto sotto tutti sanno, nel centrosinistra, che nel nome della futura alleanza con il Pd, quell’antico afflato tra il leader del M5S e il neopresidente degli Usa non va rinvangato. Pena la sinistra narrazione del “cattivo” di destra che minaccia la pace e l’economia del mondo e a cui la nemica di destra, Giorgia Meloni, è andata a baciare la pantofola.
Trump e “Core ‘ngrato” Conte, una storia triste
Quando finisce un amore, come cantava Riccardo Cocciante, ti senti un vuoto nello stomaco, ti senti un buco nella testa e non capisci niente, ma una parolina l’amico Donald, negli ultimi mesi, l’avrebbe meritata da “Core n’grato” Conte. Ma i ricordi fanno male. I tanti incontri durante i rispettivi mandati, il primo il 30 luglio 2018, quando Conte ha visitato la Casa Bianca per discutere di immigrazione, crisi libica, commercio globale e dazi, con posizioni “di destra”, quando Conte firmava i decreti per chiudere i porti con Salvini, poi il vertice del G7 l’8 e 9 giugno 2018 in Canada, dove Conte aveva partecipato al suo primo summit internazionale e sostenuto la proposta di Trump di riammettere la Russia nel G7. Poi le tante telefonate, l’invio di aiuti medici all’Italia dopo una conversazione con Conte nel periodo iniziale del Covid, quel tweet tenero passato alla storia delle più grandi love story tra politici, quando Donald Trump chiamò Giuseppe Conte “Giuseppi” in un tweet del 27 marzo 2020.
Il tweet per l’amore-amico Giuseppi
Poi la fine del regno di Trump e di quello italiano di Conte, fino al ritorno di Donald, quando “Core ‘ngrato” Giuseppi sferrò la pugnatala all’ex tromba-amico. Per chi voterei, gli fu chiesto nel gennaio del 2024. “Io faccio l’interesse dell’Italia. Con Trump ho cercato di coltivare un rapporto per tutelare l’interesse nazionale e per poter dialogare da pari a pari. Questo vale per Biden, Trump o chiunque sarà”. Poi il doloroso bis, da Fazio: “Per quanto riguarda le politiche del lavoro e le politiche interne, Biden è vicino alle nostre posizioni, ma per politica estera Biden non ci lascia soddisfatti”. Oggi Elly chiede fedeltà alla linea anti-trumpista e Conte risponderà sì. Come al solito, restando in silenzio.