Un patentino per i cani “pericolosi”: cosa prevede la legge proposta dalla Lega in Lombardia
Un patentino per cani potenzialmente pericolosi. Lo prevede il progetto di legge al Parlamento (Plp) ‘Norme specifiche per alcune tipologie di cani a tutela del loro benessere e della pubblica incolumità’, presentato oggi pomeriggio in commissione Sanità del Consiglio regionale lombardo. Dal Pitbull al dogo argentino, passando per l’american staffordshire, il bull terrier e il cane corso sono 26 le razze di cani potenzialmente pericolosi inserite nella ‘save list’.
“Oggi non è richiesto alcun requisito specifico per possedere in sicurezza questi cani potenzialmente pericolosi”, spiega il relatore del provvedimento, il vice presidente della commissione Sanità Roberto Anelli (Lega). Eppure – aggiunge – “i casi di cronaca ci raccontano sempre più spesso di aggressioni provocate da proprietari impreparati e non in grado di gestire questi cani oppure di persone che volontariamente scelgono queste razze per obiettivi criminali”. Per Anelli “serve, pertanto, una legislazione specifica per prevenire rischi a danno sia delle persone, soprattutto dei bambini, che di altri animali. Cercare di normare il possesso di queste razze è, inoltre, uno strumento per tutelare il loro benessere che non è garantito da chi li acquista e li detiene in modo inconsapevole e, spesso, li abbandona né dalla loro permanenza nei canili, soprattutto se si tratta di strutture prive di requisiti idonei”.
PATENTINO PER CANI POTENZIALMENTE PERICOLOSI, COSA PREVEDE
Il testo propone una ‘save list’ di cani potenzialmente pericolosi. “Non si tratta di una black-list, ma di una lista di ‘cani da salvare’ dall’incapacità di chi li detiene senza averne una adeguata conoscenza e preparazione”, sottolinea Anelli. I proprietari dei cani inseriti nella ‘save list’ – viene precisato in una nota del Consiglio regionale della Lombardia – dovranno seguire un percorso formativo articolato in due step: un corso teorico per il conseguimento di un ‘patentino’ e uno pratico per la valutazione della capacità del conduttore del cane e delle caratteristiche psicofisiche dell’animale effettuata attraverso un test di controllo (Cae-1) somministrato dall’ente nazionale cinofilia italiana (Enci).