Vertice urgente a Palazzo Chigi con il premier Meloni sul caso Sala. La Farnesina convoca l’ambasciatore iraniano

2 Gen 2025 13:35 - di Adriana De Conto
Sala Vertice Chigi Meloni

Il caso della giornalista italiana Cecilia Sala, detenuta in Iran, sarà al centro di un vertice che si terrà questo pomeriggio a Palazzo Chigi alle 16 tra il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il Sottosegretario alla Presidenza, Alfredo Mantovano e i Servizi di intelligence. È quanto si apprende da fonti di governo, secondo le quali tra le ipotesi vi sarebbe anche un coinvolgimento delle opposizioni.

Italia in pressing con l’Iran: Vertice alla 16 a palazzo Chigi con Meloni

L’Italia in pressing sull’Iran per il rilascio della giornalista  arrestata a Teheran il 19 dicembre scorso. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha intanto convocato l’ambasciatore iraniano a Roma, Mohammad Reza Sabouri, in merito alle condizioni della reporter. Le notizie agghiaccianti sullo stato ignobile della sua detenzione sono intollerabili. I dettagli che la stessa Sala ha comunicato aui suoi genitori gridano vendetta. “Ho dato mandato al segretario generale della Farnesina di convocare l’ambasciatore iraniano a Roma”, ha annunciato su X Tajani ribadendo che “il Governo, come dal primo giorno dell’arresto di Cecilia Sala, lavora incessantemente per riportarla a casa. E pretendiamo che vengano rispettati tutti i suoi diritti. Fino alla sua liberazione, Cecilia e i suoi genitori non saranno mai lasciati soli”.

Sala, il vertice potrebbe coinvolgere le opposizioni

Le forze di opposizione, a partire da Pd e Italia viva, hanno chiesto al governo di condividere le mosse da compiere per arrivare alla sua liberazione. E a Palazzo Chigi, a quanto si apprende, si starebbero studiando le iniziative più opportune per un loro coinvolgimento.

“Dormo per terra, mi hanno tolto pure gli occhiali”

Secondo quanto si legge sul Corriere della Sera, la giornalista, nella cella lunga quanto lei, non ha un materasso e dorme per terra, su una coperta e ne ha un’altra per proteggersi dal freddo. Non vede nessuno dal 27 dicembre, dal giorno in cui ha incontrato l’ambasciatrice Paola Amedei. “Dormo per terra in cella e mi hanno tolto anche gli occhiali”, ha raccontato nella telefonata concessa alla madre, al padre e al compagno. Non ha ricevuto nessun pacco: nessun panettone, nessun cioccolato, né sigarette, né maglioni, né i quattro libri, né la mascherina per proteggersi dalla luce al neon accesa 24 ore su 24, né beni di prima necessità. Pertanto, le richieste del governo italiano sono chiare. Liberazione immediata di Cecilia Sala, condizioni di detenzione dignitose e assistenza consolare.

Sono le richieste fatte all’ambasciatore iraniano a Roma, Mohammad Reza Sabouri, convocato alla Farnesina dal ministro Antonio Tajani e dal segretario generale ambasciatore Riccardo Guariglia. Da parte italiana è stata innanzitutto chiesta la liberazione immediata della connazionale, fa sapere la Farnesina in una not. L’ambasciatore Guariglia ha altresì ribadito la richiesta di assicurare condizioni di detenzione dignitose, nel rispetto dei diritti umani; di garantire piena assistenza consolare alla connazionale, permettendo all’ambasciata d’Italia a Teheran di visitarla e di fornirle i generi di conforto che finora le sono stati negati.

 

 

 

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