Violenza contro le donne, domani al ministero la firma del protocollo tra Gino Cecchettin e Valditara

7 Gen 2025 17:43 - di Eugenio Battisti

A un mese dal primo incontro con Giuseppe Valditara, domani Gino Cecchettin, padre di Giulia, tornerà al ministero di viale Trastevere per la firma del protocollo d’intesa tra l’associazione intitolata alla figlia e il ministro dell’Istruzione e del Merito. Il progetto prevede azioni concrete per prevenire e combattere la violenza contro le donne a partire dal mondo della scuola. Il papà di Giulia e il ministro Valditara, processato dalla sinistra per l’interpretazione strumentale data a una lunga riflessione sul patriarcato, confermano la volontà di procedere insieme nel contrasto al femminicidio. Si erano già incontrati lo scorso 4 dicembre, il giorno dopo la condanna all’ergastolo per Filippo Turetta per la morte di Giulia.

Gino Cecchettin firma il protocollo d’intesa sulla violenza con Valditara

“‘Abbiamo un obiettivo comune che è quello di combattere la violenza contro le donne. Da questo punto di vista ci interessa lavorare concretamente, seriamente. Il tema è troppo importante perché possa essere oggetto di strumentalizzazione di qualsiasi genere”, aveva detto il ministro Valditara dopo il colloquio durato un’ora. “Vogliamo lavorare insieme”, aveva spiegato illustrando i possibili interventi a partire da un protocollo fra la fondazione Cecchettin e il ministero. Azioni comuni che “passino fra l’altro anche dalla formazione dei docenti all’interno del percorso di educazione civica. Che prevede per la prima volta l’educazione al rispetto nei confronti delle donne. La raccolta di buone pratiche perché possano essere di ausilio anche all’interno delle scuole”.

Interventi concreti nelle scuole per la cultura del rispetto

Tra gli interventi l’utilizzo del peer tutoring e quindi delle testimonianze dei giovani e il monitoraggio dei risultati raggiunti. “È importante anche capire come questo percorso potrà essere migliorato nel suo divenire”, aveva chiarito il ministro. “Riteniamo che sia importante affermare la cultura del rispetto che è fondamentale. Ed è alla base di qualsiasi lotta contro ogni violenza e in particolare contro la violenza sulle donne. Affermare il valore del no, e qui le famiglie devono darci una mano, occorre un grande cambiamento culturale. Perché giovani non abituati al no rischiano di essere giovani che poi non sanno rispettare l’altro”.

Obiettivi comuni tra la fondazione e il governo

Dal suo canto Gino Cecchettin aveva ringraziato il ministro per l’incontro e anche per aver diffuso nelle scuole la lettera dell’orazione funebre scritta per Giulia. “Era stato un buon punto di partenza e oggi lo riaffermiamo con questa riunione,  commentò dopo l’incontro. “È il principio della cooperazione verso obiettivi comuni, penso che noi per primi abbiamo dato un segnale di rispetto verso le persone con questa riunione. Oggi ci siamo trovati per parlare di un problema sociale esistente: dai femminicidi, alla violenza sulle donne al rispetto reciproco tra i sessi. Lavoreremo su questo, abbiamo stilato un protocollo, un’agenda da portare avanti assieme alla fondazione Giulia e al ministero e inizieremo a lavorare su questi punti per portarli tra i giovani e nelle scuole. Ringrazio ancora il ministro per questa opportunità”.

 

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