Violenze di Capodanno, Piantedosi: “Tre denunce, stiamo indagando sulla pratica del taharrush gamea”

15 Gen 2025 18:10 - di Alessandra Parisi

“I fatti di Milano sono assolutamente inaccettabili e richiamano forte l’attenzione sul tema della violenza contro le donne. E del rispetto dei diritti fondamentali e dei nostri valori costituzionali”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nel corso del question time alla Camera rispondendo a un’interrogazione di Fratelli d’Italia sul drammatico Capodanno in piazza Duomo. Focus sulle violenze contro le forze dell’ordine, le aggressioni sessuali e gli stupri mentre ore di filmati sono da giorni al vaglio della polizia che sta cercando di dare un volto alle vittime, almeno otto, e agli aggressori. FdI interroga (primo firmatario il capogruppo Galeazzo Bignami) l’inquilino del Viminale in merito al raccapricciante rito islamico del taharrush gamea, come ricostruito da alcune testimonianze di donne.

Stupri di Capodanno, FdI interroga Piantedosi sul taharrush gamea

“Un’orda di uomini, stranieri in questi casi, che si stringe a una donna e l’aggredisce sessualmente sino allo stupro. Chiediamo al ministro – dice Alessandro Urzì esponendo l’interrogazione – se si possa confermare la ricostruzione dell’orribile pratica del taharrush gamea in piazza a Milano. E come si intenda scongiurare il ripetersi di tali episodi violenti. Che sottendono un’avversione verso il nostro Paese e la nostra cultura e anche una concezione della donna che ha radici nell’estremismo fondamentalista”. Al momento – ha chiarito il ministro dell’Interno – risultano essere state formalizzate tre denunce da parte di una ragazza di cittadinanza belga e di due donne italiane. “L’autorità giudiziaria sta accertando il quadro delle responsabilità, facendo piena luce su quanto accaduto. Anche al fine di verificare, come sembra, se si sia trattato di una pratica organizzata ascrivibile al cosiddetto taharrush gamea”.

L’autorità giudiziaria sta indagando sulla pratica islamica

Sul tema più generale della sicurezza la prima risposta del Viminale è quella di “incrementare il controllo del territorio. A tale scopo, da dicembre 2024 a oggi, abbiamo assegnato alla Questura di Milano 748 nuove unità di personale della Polizia”, ha detto Piantedosi. “Per i servizi di ordine pubblico pianificati per il Capodanno w rafforzati con l’istituzione delle cosiddette zone rosse, sono stati impiegati in tutta la città 880 unità”. E ancora: sono state controllate complessivamente 2.745 persone e di queste 50 sono state allontanate proprio per effetto delle zone rosse. Il primo giorno dell’anno, 2.252 sono stati i soggetti controllati, con 9 allontanamenti”. In tutto – ha riferito il ministro in Aula – sono 14 le persone denunciate per i reati di vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle Forze armate e alla Nazione Italiana. Due ragazzi stranieri sono stati trattenuti presso il Cpr milanese di Via Corelli e rimpatriati il 7 gennaio”.

La sicurezza parte dal controllo del territorio e la prevenzione

Il ministro ha sottolineato poi la necessità di proseguire sulla linea tracciata dal governo sui flussi migratori. Premessa necessaria “per un’effettiva e concreta integrazione dei migranti nel tessuto sociale ed economico del Paese. Da questo punto di vista ritengo che siamo sulla buona strada, come dimostra l’inversione di tendenza certificata ieri anche da Frontex. La riduzione del 38 per cento degli ingressi illegali in Europa e, in particolare, del 59 per cento sulla rotta del Mediterraneo centrale è sicuramente dovuta al grande lavoro del nostro governo”.

Kelany: FdI tiene la guardia alta sulle sopraffazioni violente dell’Islam radicale

Ringraziando il ministro, Sara Kelany, responsabile immigrazione di FdI, ha aggiunto che il partito di Giorgia Meloni non abbasserà la guardia sulla violenza di stampo integralista rappresentata anche da pratiche come il taharrush gamea. Che prevede l’annientamento della volontà e la brutalizzazione delle donne. “Si sappia – ha detto –  che questa maggioranza e questo governo alzano un argine invalicabile alle pratiche violente di sopraffazione che hanno radici nell’Islam radicale”. “Taharrush gamea” è un’espressione della lingua araba usata oggi per indicare un’aggressione sessuale collettiva. Un fenomeno orrendo, tornato sotto i riflettori dopo i fatti della notte di Capodanno, ma che riporta denunce passate che risalgono al 2011 con la denuncia della reporter Lara Logan della Cbs, accerchiata da un gran numero di uomini a Piazza Tahrir, vittima di violenza nella notte delle dimissioni di Hosni Mubarak. “Sono sempre le stesse modalità – conclude Kelany – gruppi di uomini di origine nordafricana che, con lo stesso schema, accerchiano, neutralizzano e violentano le donne. Da anni Fratelli d’Italia denuncia questo scempio”.

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