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Von der Leyen: “L’Europa pronta a negoziare con Trump, rompere i legami non serve a nessuno”

Von der Leyen: “L’Europa pronta a negoziare con Trump, rompere i legami non serve a nessuno”

Politica - di Eugenio Battisti - 21 Gennaio 2025 - AGGIORNATO 22 Gennaio 2025 alle 15:23

L’Unione europea avrà un approccio pragmatico verso l’amministrazione Usa, dopo il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Lo ha chiarito la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, all’indomani dell’insediamento del 47esimo presidente Usa. Parole che smentiscono la narrazione della sinistra di un Trump nemico di Bruxelles e di un’Europa sulle difensive. La priorità della Ue – spiega parlando al Forum economico mondiale di Davos – è quella di “impegnarsi nel dialogo senza indugi. Esaminare i nostri interessi comuni e prepararci a negoziare“. “Nessun’altra economia al mondo è così integrata come quella tra Ue e Stati Uniti,” ha osservato von der Leyen rispondendo a distanza a Trump che ha incentrato il suo discorso all’Inauguration Day su una nuova età dell’oro a stelle e strisce.

Von der Leyen: pronti a negoziare con Trump

Parola chiave: rompere i legami non è interesse di nessuno. “C’è molto in gioco per entrambe le parti. La nostra prima priorità sarà impegnarci presto, discutere interessi comuni ed essere pronti a negoziare. Di tutte le attività americane all’estero – ricorda la presidente della Commissione Ue – due terzi sono in Europa. E gli Stati Uniti forniscono oltre il 50% del nostro gnl. Il volume degli scambi tra di noi ammonta a 1,5 bilioni di euro, pari al 30% del commercio globale. Saremo pragmatici, ma rimarremo sempre fedeli ai nostri principi. Per proteggere i nostri interessi e difendere i nostri valori: questo è lo stile europeo”. Esattamente l’approccio della premier Meloni, che riflette la consapevolezza dell’importanza economica e strategica della relazione transatlantica. Ma che non rinuncia ad alcuni paletti.

Concorrenza globale, serve più cooperazione internazionale

Riflettori accesi sulla crescente concorrenza globale che – spiega la presidente della Commissione Ue – esige una maggiore cooperazione internazionale. “Una cooperazione con tutti coloro che sono aperti a questo. E questo include ovviamente i nostri partner più stretti. Penso, ovviamente, agli Stati Uniti d’America. Il nostro messaggio al mondo è semplice: se ci sono vantaggi reciproci in vista, siamo pronti a impegnarci con voi. Se volete aggiornare le vostre industrie di tecnologie pulite, se volete ampliare la vostra infrastruttura digitale, l’Europa è aperta agli affari”.

Dazi, evitare la corsa globale al ribasso

Inoltre, von der Leyen ha sottolineato le interazioni tra le economie. “Le principali economie del mondo – ha detto – sono in corsa per l’accesso alle materie prime, alle nuove tecnologie e alle rotte commerciali globali. A mano a mano che questa competizione si intensifica, probabilmente continueremo a vedere un uso frequente di strumenti economici, come sanzioni, controlli sulle esportazioni e dazi. Ma è importante che bilanciamo l’imperativo fondamentale di salvaguardare la nostra sicurezza a fronte dell’opportunità di innovare e di migliorare la nostra prosperità. In questo spirito, dovremo lavorare insieme, per evitare una corsa globale al ribasso”.

L’Accordo di Parigi non si tocca

Tema cruciale anche il cambiamento climatico. “L’Accordo di Parigi continua a essere la migliore speranza per tutta l’umanità. Quindi l’Europa manterrà la rotta e continuerà a lavorare con tutte le nazioni che vogliono proteggere la natura e fermare il riscaldamento globale”, ha detto von der Leyen. Un chiaro riferimento alla decisione di Trump di ritirare la prima economia del mondo dall’accordo contro il riscaldamento globale. Ora nell’Ue “la nostra competitività dipende dal ritorno a prezzi energetici bassi e stabili. L’energia pulita è la risposta a medio termine, perché è economica, crea buoni posti di lavoro in loco e rafforza la nostra indipendenza energetica. Ma c’è ancora del lavoro da fare per garantire che questi benefici vadano anche alle imprese e ai privati”.

Stiamo con l’Ucraina per tutto il tempo necessario

La presidente della Commissione Ue non ha trascurato il dossier Ucraina confermando la linea europea: “Stiamo con l’Ucraina per tutto il tempo necessario”. Poi è tornata ad auspicare un cambio di marcia dell’Europa a sostegno della crescita annunciando per febbraio un nuovo piano Ue,  sulla base del rapporto sulla competitività europea firmato da Mario Draghi. Un piano congiunto per la decarbonizzazione e competitività. Infine il rapporto con Pechino. Von der Leyen ha sottolineato la volontà di un dialogo più equilibrato con la Cina, che porti però ad “espandere” i legami economici bilaterali. Infine l’annuncio che la prima visita all’estero del suo nuovo mandato sarà in India. “Credo che dobbiamo impegnarci in modo costruttivo con la Cina per trovare soluzioni nel nostro reciproco interesse”.

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di Eugenio Battisti - 21 Gennaio 2025