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A Madrid l’ondata dei Patrioti europei, al via la seconda giornata di Mega. Sul palco Le Pen, Orban e Salvini

A Madrid l’ondata dei Patrioti europei, al via la seconda giornata di Mega. Sul palco Le Pen, Orban e Salvini

Esteri - di Alessandra Danieli - 8 Febbraio 2025 - AGGIORNATO 8 Febbraio 2025 alle 16:31

Al via la giornata clou della kermesse dei Patrioti europei riuniti Madrid, ospiti di Vox, il partito della destra nazionalista spagnola fondato da Santiago Abascal. Il summit, in un hotel-centro conferenze nei pressi dell’aeroporto di Barajas, si svolge all’insegna della costruzione di un’altra Europa. Il progetto è contenuto chiaramente nello slogan Mega “Make Europe Great Again”, traslato dal Maga di Trump, e rilanciato su X da Elon Musk facendo impazzire la sinistra italiana che grida all’inaccettabile intromissioni nelle faccende europee. Il patron di Tesla non sarà presente.

A Madrid la kermesse dei Patrioti europei

La delegazione più numerosa è quella la dei francesi del Rassemblement national di Marine Le Pen, che ieri è volata a Madrid. Presenti i big dei partiti, oltre al padrone di casa Abascal e Le Pen, anche il premier ungherese Viktor Orban e il vicepremier italiano Matteo Salvini. Che ieri sera ha postato sui social una foto con gli altri leader dei Patrioti utilizzando l’hastag Mega. “Un saluto da Madrid con gli amici e alleati dei Patrioti: Make Europe Great Again!”. Ieri contri a porte chiuse e la cena di lavoro, organizzata da Abascal, senza la presenza della stampa. Una riunione, che segue la prima tenutasi a Parigi a metà del novembre scorso, per rafforzare la strategia comune volta a “consolidare l’alternativa al consenso dei Popolari e dei Socialisti”, come ha spiegato alla stampa spagnola il portavoce di Vox José Antonio Fuster. In un post del partito spagnolo Vox, ricondiviso dal profilo del gruppo dei Patrioti al Parlamento europeo, si parla una “dimostrazione di forza” presso un auditorium di una nota catena alberghiera. “L’ondata patriottica si espande in Europa”, si legge prima del motto scelto per la kermesse di due giorni, “Make Europe Great Again”.

Ieri riunioni a porte chiuse, oggi i big dal palco

Oggi la sezione pubblica con un migliaio di partecipanti previsti. Tutti i temi sono stati anticipati ieri dai leader  che oggi parleranno dal palco: la crociata contro la deriva ideologica del Green Deal, la difesa delle frontiere, il contrasto all’immigrazione clandestina, il nodo dei dazi. Parola d’ordine uniti contro i disastri di Bruxelles. Salvini, che rivendica il copyright di  un’internazionale trumpiana su scala europea prima che The Donald tornasse alla Casa Bianca,  ha definito “costruttivi” questi incontri. “Si propongono soluzioni concrete sui temi del lavoro, dell’agricoltura, della famiglia e dell’immigrazione per rimediare ai disastri di Bruxelles”. Riunioni e interlocuzione che – ha detto il leader leghista – “sono tra le principali ansie delle sinistre.

Salvini: uniti contro la sciagura economica del Green deal

“È una occasione unica per esprimere posizioni chiare e vincenti per evitare la sciagura economica imposta da von der Leyen e Timmermans col green deal. Sul tema dei valori, della difesa delle frontiere, sullo sradicamento del terrorismo islamico in ogni sua forma”. All’ordine del giorno anche il tema dei dazi, che il presidente degli Stati Uniti ha annunciato e che potrebbero scattare anche nei confronti dell’Europa. “Sui dazi bisogna partire in anticipo – ha detto Salvini – l’agricoltura europea non è messa in difficoltà da Trump ma dalle regole, dalle tasse e dai vincoli europei. Gli operai del settore auto e moto non rischiano il posto per colpa di Trump o della Cina. Ma per colpa delle regole idiote imposte da Bruxelles. L’immigrazione? Trump in pochi giorni ha espulso migliaia di persone e presidiato il confine col Messico, von der Leyen temo non lo farebbe mai”.

Le Pen: abbiamo un peso crescente, siamo la terza forza a Strasburgo

Marine Le Pen ha sottolineato il peso crescente dei patrioti europei negli equilibri di Strasburgo. “Ogni elezione in Europa ha visto le nostre idee guadagnare terreno, come hanno dimostrato le elezioni europee dello scorso giugno: ora siamo la terza forza del Parlamento europeo», ha detto la leader del Rassemblement National.
Oggi la giornata clou, con i leader che interverranno direttamente dal palco. I Patrioti sono oggi il terzo gruppo del Parlamento europeo. Malgrado la persistenza del cordone sanitario, la ‘conventio ad excludendum’ che li mette all’angolo delle cariche elettive, hanno acquistato un peso inedito nelle dinamiche politiche dell’Aula di Strasburgo. Ai Patrioti, che contano 86 eurodeputati, aderiscono il gruppo Identità e Democrazia senza i tedeschi dell’AfD (che hanno composto un terzo gruppo di destra, l’Europa delle Nazioni Sovrane, Esn),  Fidesz di Viktor Orban,  Vox, provenienti dall’Ecr, e anche di Ano 2011, l’Azione dei Cittadini Insoddisfatti dell’ex premier ceco Andrej Babis, che per gran parte della scorsa legislatura aveva fatto parte dei Liberali di Renew Europe.

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di Alessandra Danieli - 8 Febbraio 2025