
A Palazzo Chigi i rappresentanti dei giornalisti: governo impegnato a ridurre i rischi degli inviati di guerra
Si è tenuta a Palazzo Chigi una riunione di coordinamento tra il governo, l’Ordine dei Giornalisti (ODG) e la Federazione nazionale della stampa italiana (FNSI) per la definizione di buone prassi da attuare al fine della riduzione dei rischi per i giornalisti e gli operatori dell’informazione che svolgono il proprio lavoro in scenari di guerra o caratterizzati da forte instabilità, come comunicato dal Presidente Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa di inizio anno. Lo comunica Palazzo Chigi.
Inviati di guerra: azioni coordinate tra governo e vertici dei giornalisti
Alla riunione, presieduta dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, hanno preso parte il Segretario generale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Riccardo Guariglia, il Presidente dell’ODG, Carlo Bartoli, il Segretario generale aggiunto vicario della Federazione nazionale della stampa, Domenico Affinito, e rappresentanti del Dipartimento per l’informazione e l’editoria e delle Agenzie di intelligence. Saranno realizzate nelle prossime settimane ulteriori iniziative, sempre in coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti, volte a realizzare specifici percorsi di formazione, seminari e la diffusione della conoscenza delle tecnologie di protezione, ad adesione volontaria, già disponibili.
A proposito degli inviati di guerra, in una nota congiunta, Ordine e Federazione spiegano che «è stata ribadita la necessità e l’importanza di avviare un percorso per la massima condivisione di procedure e sistemi di protezione al fine di garantire la massima agibilità e sicurezza possibile alle colleghe ed ai colleghi che lavorano sul campo e, quindi, facilitare e velocizzare eventuali azioni di supporto in caso di crisi. Ordine e Fnsi si impegnano a mettere in campo azioni coordinate con tutte le istituzioni interessate per approfondire, fra conoscere e rendere operative, su base volontaria, misure e tecnologie per la sicurezza dei giornalisti».