A Sanremo tutti pazzi per Giorgia, ma prima della standing ovation cercate Mia Martini su Google (video)

Giorgia vincerà il festival di Sanremo secondo pronistici? In altri tempi sarebbe stato facile darlo per scontato per via delle regole non scritte. Una di queste diceva che chi aveva già vinto non poteva rivincere, sistemando così sia Giorgia che peraltro ha vinto la serata “cover” che Cristicchi ovvero i due che finora hanno giganteggiato anche se la cantante romana, a nostro giudizio, non ha un grande brano.

Naturalmente ha una grande voce ma non si esprime al meglio come interprete. Per comprenderlo basta andare su internet e fare la ricerca Mia Martini Giorgia “Almeno tu nell’universo” e si vedrà le due cantare insieme lo stesso brano e vedere la netta differenza tra chi ha solo le doti vocali (Giorgia) e chi invece sa interpretare (Mimì).

Cristicchi è difficile che vinca non solo perché ha già vinto in passato ma anche perché dopo il durissimo attacco di “Repubblica” in prima pagina, riceverà un altro trattamento dalle giurie.
Con le vecchie giurie la vittoria sarebbe stato un gioco tra Achille Lauro, Brunori sas e Ollie poiché Lucio Corsi, l’anti-Vasco appare un po’ fuori gioco.

Lucio Corsi, Brunori Sas e Olly: tre belle rivelazioni

Il vero favorito è Achille Lauro con “Incoscienti giovani” anche se non è all’altezza di “Amore disperato” pur riprendendone certi temi con malinconia: una gioventù difficile in periferia, quando capitava anche di dormire in macchina e l’amore perduto e rimpianto: “Amore mio veramente / Se non mi ami muoio giovane / Ti chiamerò da un autogrill / Tra cento vite o giù di lì / Di amore muori veramente / Se non ti amo fallo tu per me / Ti cercherò in un vecchio film / Per sempre noi incoscienti giovani”.

Una piacevole sorpresa può essere Brunori Sas, il cantautore voce e chitarra con la sua “L’albero delle noci” che racconta con delicatezza come la paternità cambia la vita. “Sono cresciute veloci le foglie sull’albero delle noci / E nei tuoi occhi di mamma adesso splende una piccola fiamma / Io come sempre canguro fra il passato e il futuro… Vorrei cambiare la voce / Vorrei cantare senza parole / Senza mentire / Per paura di farti soffrire / Vorrei cantarti l’amore”.

Infine il vero outsider, ovvero Olly con “Balorda nostalgia”. Un brano pop di buon livello per raccontare la nostalgia dell’amore con la sua voce inconfondibile che riesce a conquistare non solo le nuove generazioni. Deve recuperare i consensi della Sala Stampa ma sul podio ci può arrivare. “Ma come te lo devo dire / Sta vita non è vita senza te / Ma sai che questa sera / Balorda nostalgia / Mi accendo la tv / Solo per farmi compagnia / Che bella tiritera…”).