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La svolta a Milano
Accusò i carabinieri in tv: l’amico di Ramy arrestato per rapina, lesioni e spaccio di droga
“Mi hanno steso per terra, avevo in tasca 300 euro, volevano prendere i miei soldi”, aveva detto Mahmoud Farid Fard a “Diritto e rovescio“, su Rete4, nei giorni in cui divampavano le polemiche sulla morte di Ramy, il ragazzino inseguito dai carabinieri e morto dopo uno scivolone a terra dallo scooter in fuga, con conseguenti accuse di “speronamento”. “I carabinieri ce l’hanno sempre con noi”, aveva detto al conduttore Paolo Del Debbio, accusando i militari di averlo buttato a terra e picchiato “perché loro volevano i 300 euro che avevo nel portafoglio. Volevano rubare i miei soldi”. Il conduttore Paolo Del Bebbio si era dissociato immediatamente dalle dichiarazioni. Oggi si scopre che aveva fatto bene…
L’amico di Ramy, Farid Fard, arrestato a Milano
Oggi quel “grande accusatore” è finito in manette. La gip di Monza Angela Colella ha mandato in carcere quattro giovani nordafricani per le accuse di rapina, spaccio e lesioni. In un caso con uno sfregio permanente. Uno degli arrestati è proprio Mahmoud Farid Fard. Il pubblico ministero Michele Trianni nei confronti di Fard, Eslam Hamouda, Ahmed Alì e Ahmed Amr lancia l’accusa di aver aggredito a coltellate alcune persone presumibilmente per sancire il loro predominio sulle attività di spaccio di droga sul territorio. L’episodio scatenante si è verificato prima di Natale al bar Hemingway di Piazza Marinai d’Italia. Un cittadino nordafricano è stato attaccato con lo spray urticante, colpito a calci e con una catena. Poi una coltellata. Nel 2025 un’altra vittima è stata inseguita in monopattino e picchiata.